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Uccide moglie e figlio di 4 anni, poi si toglie la vita

Tragedia della gelosia ad Acquapendente, vicino a Viterbo: l'uomo 40enne avrebbe usato un martello

Giulio Bucchi
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C'è un tradimento alla base della strage di Acquapendente, in Provincia di Viterbo, dove un uomo, Imo Seri ha ucciso moglie figlio di 4 anni per poi togliersi al vita.  Seri, titolare di un bar-pizzeria della zona, ha colpito a morte la donna e il bimbo con un martello giovedì mattina intorno alle 7.40. Quindi avrebbe afferrato un coltello, tagliandosi le vene. Sdraiatosi accanto ai cadaveri di moglie  figlio, si sarebbe infine tagliato la gola.  Il movente della strage familiare potrebbe essere stata una relazione extraconiugale. La moglie avrebbe scoperto il tradimento del marito con una parente e, affrontatolo, lo avrebbe minacciato di lasciarlo e non fargli più vedere il figlio Francesco, di 4 anni e mezzo, se non avesse subito interrotto la relazione. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Montefiascone. Le prime testimonianze descrivono la famiglia Seri come tranquilla e normale.

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