Renzi: "Berlusconi a casa, ma non grazie ai pm"
Il sindaco 'rottamatore' del Pd: "Premier da battere per via politica, questa sinistra sa solo criticare. La Bindi? Voglio un candidato vincente..."
"Io non boccio i nomi, bocciare bocciano i professori...". Prova a scherzare Matteo Renzi, ma il problema delle leadership nel centrosinistra rimane eccome. Il sindaco Pd di Firenze, ospite del direttore di Libero Maurizio Belpietro a 'La telefonata' su Canale 5, minimizza la sua 'bocciatura' a Rosy Bindi candidata premier e ribadisce un concetto non molto apprezzato tra le fila dell'opposizione: "Silvio Berlusconi si manda a casa per via politica, non giudiziaria". Sindaco Renzi, non le è piaciuta la candidatura di Rosy Bindi da parte di Vendola. Una Bindi che ci ha pensato su e poi pare aver declinato... "E' buffo che un gruppo di persone che devono decidere dove andare e quale macchina usare litighi per chi debba guidare. Non ho niente contro la Bindi, ma lei sta in parlamento dal 1989, è stata eletta europarlamentare prima della caduta del Muro di Berlino. In totale 6 mandati, due volte ministro, ha perso le primarie contro Veltroni. Io vorrei un candidato pronto a vincere le elezioni e non perdere le primarie". Lei continua a rottamare. la accusano più di essere contro i vertici del Pd che contro Berlusconi. "Per me Berlusconi deve andare a casa, ma deve essere sconfitto con le armi della politica. Dobbiamo uscire dalla logica dello scontro a tutti i costi. Berlusconismo e antiberlusconismo sono due facce della stessa medaglia. Faccio un esempio, le infrastrutture: la lavagnetta di Berlusconi in campagna elettorale non si è trasformata in progetti concreti. La sinistra deve parlare di queste cose, anzichè contestare. L'altra volta siamo andati al governo e siamo caduti un anno dopoo, per le troppe liti". Insomma, è contro la voglia di mandare a casa Berlusconi per via giudiziaria? "Chiariamo: io non l'ho votato e non lo voterò, ma è il mio presidente del Consiglio e vorrei che si presentasse dai magistrati. In secondo luogo, vorrei che si verificasse la sua innocenza. Terzo: la sinistra dovrebbe avere una proposta concreta". Però lei è andatro a colazione ad Arcore e a qualcuno, nel suo partito, questo non è andato giù. "In un Paese normale il sindaco di una grande città incotra il presidente...". ...anche a casa? "In inghilterra Downing Street 10 è la casa del premier... Berlusconi a Palazzo Chigi non ci sta, c'è solo Letta. A Palazzo Grazioli, Arcore o Villa Certosa ci sono sempre vertici, anche internazionali. Chi ha gridato all'inciucio sbaglia". E' d'accordo sull'immunità e sulla riforma dell'articolo 68? "Credo che il presidente del consiglio dovrebbe presentarsi dai magistrati e parlare meno della corte costituzionale. L'immunità non è tema all'ordine del giorno".