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Libia, è massacro. Voce da Tunisia, Ben Ali è morto?

Bengasi, le autorità mitragliano corteo funebre: carneficina. Caccia al figlio di Gheddafi. Vittime totali sono più di 100. Voce da Gedda: "Per l'ex dittatore di Tunisi si negozia sepoltura in patria"

Andrea Tempestini
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La tensione in Libia schizza alle stelle. Violenze, scontri e morti, dopo aver insanguinato il Maghreb e parte del Medio Oriente, si espandono anche in Bahrein, Yemen e Kuwait. Fonti citate da al Jazira riferiscono che a Bengasi, sabato sera, le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco con mitragliatrici su un corteo funebre lasciando a terra decine di vittime in quello che un testimone ha definito "un autentico massacro". LIBIA - Le autorità libiche nei primi due giorni della protesta sarebbero state responsabili della morte di almeno 84 manifestanti, alle quali si devono aggiungere quelle di sabato sera a Bengasi (pare che le vittime siano 15): il bilancio totale sale oltre 100 vittime. A far trapelare il nuovo bilancio è l'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch, che ha interpellato fonti mediche e testimoni. Nel dettaglio, il regime del colonnello Muammar Gheddafi avrebbe ucciso almeno 70 manifestanti a Bengasi, seconda citta della Libia. Anche questa rivolta sta venendo integralmente coperta dall'emittente Al Jazeera, che conferma, grazie a un testimone, il tragico bilancio. Sarebbero almeno 70 i cadaveri, e le forze dell'ordine avrebbero impedito alle ambulanze di raggiungere i luoghi di protesta. CACCIA A GHEDDAFI JR - Nella rivolta contro il Colonnello Gheddafi sarebbe direttamente coivolta anche la famiglia. Venerdì sera è stato assediato dai manifestanti l'albergo Uzu nella città di Bengasi, e secondo quanto riporta il sito Libya al-Youm, vicino alle opposizioni, all'interno della struttura c'era Saad, uno dei figli del leader libico e tra i fedelissimi del regime. Saad e i suoi uomini sarebbero riusciti a fuggire dall'hotel, ma pare siano ancora bloccati in città, dove si sarebbe scatenata una vera e propria caccia all'uomo. Per liberare Gheddafi Jr, il governo ha spedito 1.500 uomini della sicurezza guidati dal generale Abdullah Senoussi. Il compito dell'ufficiale è quello di riportare sano e salvo a Triboli Saad. INTERNET OSCURATO - Al Jazeera sostiene anche che, alla stregua di quanto accadde in Egitto, il regime avrebbe oscurato il segnale dell'emittente e anche il sito web. Secondo una società americana il web sarebbe stato paralizzato in tutto il Paese. TUNISIA, BEN ALI MORTO? - Sulla Tunisia, teatro delle prime proteste che poi si sono estese a macchia d'olio in tutto il Maghreb e fino al Medio Oriente, è arrivata la voce che l'ex presidente, Zine al-Abidine Ali, sarebbe morto in un ospedale di Gedda, in Arabia Saudita. Sarebbero già in corso negoziati per la sepoltura in Tunisia. La voce è stata riferita da molteplici fonti, non ancora verificate, che circolano sul web. Ben Ali, da due giorni in coma, era fuggito all'estero lo scorso 14 gennaio dopo che la rivolta popolare aveva messo fine ai suoi 23 anni di potere nel Paese nordafricano.

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