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Somalia, i pirati catturano petroliera italiana

Assalto mentre l'imbarcazione era nell'Oceano Indiano. Non ci sarebbero feriti. Spedita una fregata in soccorso

Andrea Tempestini
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Mercoledì mattina la Savina Caylyn, petroliera italiana di circa 266 metri di proprietà degli armatori napoletani D'Amato, è stata attaccata e catturata dai pirati mentre navigava nell'Oceano Indiano, in acque somale. Sul posto, secondo quanto si è appreso, si sta dirigendo la fregata Zeffiro della Marina militare italiana. Durante l'attacco sarebbero stati esplosi vari colpi di arma da fuoco. Secondo quanto trapelato, non ci sarebbero feriti. INCURSIONE - La Savina Caylyn ha subito l'attacco alle 6,57 italiane. L'azione è stata compiuta da un barchino che aveva più o meno cinque pirati a bordo, armati di mitra e lanciarazzi Rpg. Pare che l'imbarcazione italian si ancora in mano ai pirati. Ad ogni modo, la fregata Zefiro, di stanza nell'oceano Indiano per la missione antipirateria Atalanta dell'Unione europea, si sta dirigendo in soccorso del mercantile. Le due navi si trovano a 800 chilometri di distanza, e la Zefiro dovrebbe arrivare nel luogo dell'assalto tra due giorni circa.  SALITI A BORDO - "Stiamo monitorando la posizione e la rotta della nave che ha ridotto la velocità", ha riferito il capitano di fregata Cosimo Nicastro, del comando generale della Guardia Costiera. "Questo ci fa pensare che i pirati siano saliti a bordo".

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