Droga, 72 fermi per grosso traffico internazionale
La Guardia di finanza di Palermo sequestra 75kg di "polvere bianca". 37 arresti in flagranza di reato
Grossa operazione antidroga in tutta Italia. Il Gico della Guardia di Finanza di Palermo ha coordinato un'indagine che ha portato all'arresto di 72 persone e alla scoperta di un enorme traffico internazionale di cocaina. L'operazione, denominata "Alejandro", ha avuto origine dal rinvenimento di un plico postale, partito dallo scalo di Fiumicino, contenente cocaina e destinato a due uomini di origine sudamericana al momento ospitati in un centro di temporanea accoglienza di Trapani. Dopo alcuni approfondimenti investimenti è stata individuata una ramificata ed agguerrita organizzazione a delinquere dedita al traffico di polvere bianca. GLI ARRESTATI - Oltre ai 72 fermi, sono stati sequestrati 75 chili di cocaina, individuati e sequestrati due laboratori di raffinazione, catturati due pericolosi latitanti e arrestati 37 individui in flagranza di reato. I destinatari dei provvedimenti di fermo sono quasi tutti cittadini dominicani o comunque provenienti da centro e sud America. I cittadini italiani sono 15. Sono coinvolti anche uno svizzero, uno spagnolo, un olandese e uno statunitense. "GROSSO SFORZO INVESTIGATIVO" - "L'operazione ha comportato un grosso sforzo investigativo, più di 400 gli uomini impiegati. E' stato complicato trovare le numerose intercettazioni che sono state eseguite", ha spiegato il generale Domenico Achille, comandante regionale della Guardia di finanza in Sicilia. Il procuratore aggiunto Teresa Principato ha sottolineato che "è particolarmente importante la contestazione del reato transnazionale". Il magistrato ha raccontato che la droga "veniva fornita soprattutto dalla Repubblica Domenicana ma anche dal Brasile, dal Perù e dall'Argentina. Quindi, viene fatta transitare da Paesi europei come Olanda, Spagna e Francia. Infine viene recapitata in Italia". Il generale Carlo Ricozzi, comandante provinciale della Guardia di finanza di Palermo, ha spiegato che alcuni degli indagati sono "personaggi particolarmente sfuggenti", in quanto "spesso la transizione veniva onorata dagli acquirenti con il Money Transfer, i soldi venivano inviati direttamente ai fornitori o indirettamente avvalendosi di intermediari consapevoli".