Nella rossa Sesto San Giovanni il burqa sarà vietato
La Stalingrado d'Italia, un tempo roccaforte della sinistra in Italia, approva una mozione leghista contro il volto coperto.
Niente burqa nei luoghi pubblici di Sesto San Giovanni. E' questa la mozione presentata nel Comune del hinterland milanese dalla Lega Nord e approvata quasi all'unaminità dal Consiglio comunale a maggioranza di centrosinistra. Una vera e propria virata a destra per quella che a lungo è stata considerata la Stalingrado d'Italia. La mozione vieta la circolazione con il volto coperto individuando nel burqua una violazione della dignità della donna. IL SINDACO APPROVA - "Il burqa e altre forme simili di vestiario, che coprono integralmente il viso delle persone - si legge nella mozione - costituiscono, secondo la nostra cultura, una forma di integralismo oppressivo della figura femminile e di costrizione della libertà individuale". La mozione, presentata dalla Lega Nord, impegna il sindaco ad adottare "urgentemente i provvedimenti al fine di far rispettare le nostre leggi vigenti in tema di sicurezza e dignità della donna". Il sindaco Giorgio Oldrini, di centrosinistra, dice di "condividere la decisione presa dal consiglio. Esistono usanze che contrastano con la storia, le leggi e il comune sentire del nostro paese".