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Landini alle aziende: "Non imitate la Fiat"

Metalmeccanici in corteo in tutta Italia. Il segretario Fiom: "Se si segue esempio Marchionne sarà conflitto senza precedenti"

Cristina Dei Poli
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Sono migliaia i manifestanti che stanno sfilando per le vie di Milano, nel corteo organizzato dalla Fiom per protestare contro gli accordi di Mirafiori e per "difendere il contratto". E dal segretario generale Maurizio Landini è arrivato un altro attacco frontale alla Fiat e Sergio Marchionne. PARLA LANDINI - "Se gli industriali fanno quello che fa la Fiat creano un conflitto senza precedenti. Noi vogliamo fare accordi, vogliamo che le aziende funzionino e  che i diritti siano estesi". E' un Landini combattivo quello che arringa i metalmeccanici riunitisi a Milano. "Finora -sottolinea - nessuno ha detto che Marchionne fa male a fare quello che fa. Se ci sono differenze che emergano. Noi offriamo un terreno di confronto per affrontare la questione, ma - conclude - garantendo lavori e diritti". Sullo sciopero generale, Landini annuncia: "Ne stiamo discutendo con la Cgil".   I "SUOI" OPERAI - Il corteo, partito stamattina intorno alle 10.30 da Porta Venezia, si sta dirigendo verso via Larga e piazza Fontana e si concluderà con un discorso di Landini. In prima fila il segratario, che prima dell'avvio ha voluto salutare i "suoi" operai che lo hanno ringraziato: "Sei un grande, tieni duro". GLI ALTRI MANIFESTANTI - In testa al corteo c'erano Giuliano Pisapia, candidato del Pd alle primarie per il Comune di Milano, Onorio Rosati della Camera del Lavoro di Milano, Maria Sciancati, segretario regionale della Cgil e molti esponenti della sinistra cittadina. Dopo gli operai che aprivano il corteo, c'erano anche altri lavoratori venuti a dare solidarietà alla loro causa. Tra i manifestanti anche i dipendenti della Scala, gli impiegati pubblici della scuola e in coda chiudono, molti studenti che rivendicano il loro diritto allo studio.  I Cobas invece hanno preferito organizzare un presidio davanti alla villa di Arcore.

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