Facebook, profilo di Zuckerberg hackerato
Pirata del web pubblica messaggio firmato dal fondatore. Si scatena l'ironia: "Prenda ripetizioni di sicurezza informatica"
Paradossi del web e dei social network: neanche il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è immune agli attacchi degli hacker. Un po' come se su un portale americano sbucassero dei file segreti su Julian Assange Il profilo pubblico di Zuckerberg sul Facebook, che conta quasi 2 milioni e 900mila fan, è stato preso di mira dai pirati del web. Indossati i panni del dottor Zuckerberg hanno postato il seguente messaggio: "Che l'hackeraggio abbia inizio. Se Facebook ha bisogno di soldi, invece di andare in banca, perché non permette agli utenti di investire in Facebook in un modo sociale? Perché non trasformare Facebook in un "social business" nel modo descritto dal premio Nobel Muhammad Yunus? Che ne pensate?". Firmato: hackercup2011. UNA VALANGA DI COMMENTI - Sono bastati pochi minuti, scrive il Telegraph, e il post-pirata ha ricevuto oltre 1.800 "mi piace" (il messaggio di apprezzamento che si può inviare con un clic) e quasi 500 commenti. Lo scherzo degli hacker è costato al 26enne ideatore del social network, personaggio dell'anno secondo la rivista Time, lo scandalizzato rimprovero di esperti molto meno famosi. I RIMPROVERI - "Probabilmente per Zuckerberg sarebbe saggio prendere ripetizioni di sicurezza informatica", ha commentato con un pizzico di soddisfazione Graham Cluley, consulente tecnico della società di sicurezza informatica, Sophos. "Gli utenti di Facebook, famosi e non, dovrebbero curare con più attenzione la sicurezza del proprio profilo", ha aggiunto. "Zuckerberg dovrebbe guardare con più attenzione alla sua privacy e alle impostazioni sulla sicurezza dopo questa imbarazzante violazione", ha detto ancora Cluley, "non è chiaro se sia stato poco attento nella scelta della password, se sia stato vittima di phishing o se era seduto da Starbucks e gli è stata sottratta la password mentre usava un network non protetto, comunque è successo ed è avvenuto proprio mentre Facebook vuole rassicurare gli utenti sul fatto che prende seriamente la questione della sicurezza e la privacy". Zuckerberg, preso atto del colpo basso, si è trincerato dietro al silenzio. Né da parte sua, né da parte della stessa Facebook, è arrivato un commento ufficiale. La società si è limitata a rimuovere il post.