Cicchitto: "Voto? Silvio candidato premier"
Il capogruppo Pdl: "Andiamo avanti, ma serve clima meno provocatorio". A Bossi: "Berlusconi non si riposa, pensa al federalismo"
"Il governo vuole andare avanti, ma se rimarrà un clima così provocatorio andremo al voto anticipato. E Silvio Berlusconi sarà il candidato premier del centrodestra". Non ha dubbi Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl. Ospite a Milano di un convegno organizzato dall'associazione Noi Riformatori, l'onorevole ha sottolineato le due condizioni per andare avanti: "avere una maggioranza in Parlamento" e un "clima generale senza eccesso di provocazione". Altrimenti, "l'unica strada sono le elezioni". Nessun "governo tecnico", dunque, anche perché se a Montecitorio il divario tra maggioranza e opposizione è esiguo, al Senato il governo può contare sull'appoggio consistente degli onorevoli del centrodestra, 30 parlamentari in più rispetto all'opposizione. IL CAV ALLA GUIDA - La guida, ora e per un eventuale ritorno alle urne, sarà "certamente" il Cavaliere, che non ha la minima intenzione, secondo Cicchitto, di passare la mano o tantomeno 'riposarsi'. "Quella di Bossi è stata una battuta - spiega il capogruppo Pdl - Silvio Berlusconi non si riposa, ma guida il governo, impegnato a fare una cosa cui Bossi tiene molto, il federalismo fiscale". FEDERALISMO - E proprio su questo capitolo, c'è da limare l'opposizione dei Comuni. "Si cercherà di venire incontro alle loro richieste - commenta Cicchitto -. C'è una pausa di riflessione di sette giorni. Non è una discussione sull'impostazione generale, ma riguarda alcune voci. È materia di merito, non di pregiudizio politico". IL TAVOLO - Un nuovo tavolo di confronto è previsto lunedì mattina, quando una delegazione dell'Anci incontrerà con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e quello per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli il testo messo a punto dal governo, Il 4 febbraio è la data ultima per il varo definitivo del provvedimento.