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La tragicommedia dei due rapinatori imbranati: come un film comico

Roma, uno scappa a gambe levate , l'altro perde pistola e proiettili davanti agli ostaggi: arrestati / VIDEO

domenico d'alessandro
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Due rapinatori esperti, ma non troppo. Sembra la scena di un film comico: un pregiudicato impugna la pistola per minacciare il cassiere di una banca quando all'improvviso cadono i proiettili, dando così tutto il tempo ai poliziotti di entrare in azione. E la rapina, con tanto di ostaggi, si risolve dopo pochi minuti: grazie un po' all'intervento degli agenti, un po' alla sprovvedutezza dei rapinatori. LA DINAMICA - Sono da poco passate le 12:20, siamo nella filiale dell'Unicredit di piazzale delle Province a Roma, appena fuori dal centro. Due pregiudicati romani, di 44 e 40 anni, si fingono clienti prima di mettere in atto il proprio piano. Un cliente della banca, dall'esterno, nota cosa sta succedendo e chiama il 113. Le Volanti e la Squadra Mobile giungono sul posto. Uno dei due rapinatori esce dalla banca e gli agenti lo ammanettano subito. All'altro l'ingrato compito di portare a termine la rapina, e possibilmente tornare a casa col bottino. Inizia a minacciare il cassiere, prende alcuni ostaggi e chiede uno scooter per poter fuggire. Mezz'ora di trattative, pistola puntata verso l'esterno per intimorire gli agenti, poi gli uomini della Questura assecondano la richiesta e si mostrano favorevoli allo scambio: scooter in cambio della liberazione degli ostaggi. Il rapinatore esce, ma gli agenti lo bloccano e gli mettono le manette al polso. Costui, ora accusato di rapina aggravata e sequestro di persona, era uscito una settimana fa dal carcere ed era sottoposto a regime di sorveglianza speciale. CADONO I PROIETTILI - I poliziotti hanno sequestrato la pistola con cui ha compiuto la rapina: era simile a quelle in dotazione alle forze dell'ordine. Nell'arma c'era un proiettile in canna. Probabilmente l'unico colpo rimasto perché, come riferito da uno degli impiegati della banca, "quando mi ha puntato la pistola sono caduti i proiettili: sembravano due imbranati". L'impiegato li ha definiti anche "sprovveduti: uno dei due, il più calmo, non ha mai minacciato di ucciderci e ha perso il controllo solo quando ha visto la polizia". Evidentemente vedeva già le manette ai suoi polsi. Chissà se immaginava anche le risate che la sua sprovveduta e imbranata azione avrebbe provocato.

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