Mangimi e uova alla diossina: paura in Germania
Ministero informato dell'allarme con 9 mesi di ritardo. Chiusi 4700 allevamenti. Lunedì vertice a Berlino
Panico e polemiche in Germania per un nuovo scandalo dei mangimi alla diossina. Circa 4709 allevamenti sono stati chiusi per timore che, oltre alle uova, possano essere stati contaminati anche la carne di maiale e il latte. Dei 153 allevamenti situati nella regione dell'Emsland, in Bassa Sassonia, 15 sono infatti specializzati nella produzione di latte e altri 31 in quella di mucche e vitelli. Secondo il chimico di Greenpeace Manfred Santen, intervistato dal quotidiano Bild, "i mangimi alla diossina sono stati forniti anche agli allevamenti di mucche. La diossina si deposita nelle parti grasse degli animali, dunque anche nel latte". Non è ancora chiaro se il cibo contaminato sia stato già venduto o distribuito nei supermercati della zona. NOVE MESI DI RITARDO - Un portavoce del ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia ha confermato la notizia, riportata dal quotidiano Hannoversche Allgemeine Zeitung, secondo cui la presenza di diossina nei mangimi era cosa nota sin dal 19 marzo 2010, ben nove mesi prima che l'allarme venisse alla luce. Un laboratorio privato, infatti, aveva scoperto che la percenturale di diossina contenuta nei grassi destinati alla produzione di mangimi, prodotti dalla società "Harles und Jentzsch", era doppia di quella massima consentita. Il rapporto, però, è arrivato al ministero solo lo scorso 27 dicembre. In alcuni casi il valore riscontrato di diossina è stato di 10.05 nanogrammi, oltre dieci volte quello massimo tollerato dalla legge. VERTICI A BERLINO - Il ministro dell'Agricoltura Ilse Aigner ha convocato per il prossimo lunedì, a Berlino, un vertice sulla crisi diossina. La titolare del Dicastero ha anche cercato di rassicurare i consumatori affermando che l'aumento di livello di diossina nelle uova derivante dal consumo di grasso contaminato è stato così limitato da rendere improbabili conseguenze per la salute. La Aigner incontrerà anche rappresentanti delle aziende che miscelano i mangimi per animali responsabili per la tutela dei consumatori. A metà gennaio, inoltre, si terrà un vertice con i ministri dell'Agricoltura di altri Stati europei.