Battisti, anche l'Europa si muove per l'Italia
Stampa brasiliana: "Azione di solidarietà da Spagna, Portogallo e Regno Unito". La Russa: "Lula, pugnalata alle spalle" / LA CAMPAGNA DI LIBERO
L'Europa dà solidarietà all'Italia sul caso Battisti. Secondo il quotidiano brasiliano Folha de Sao Paulo, alcuni Paesi dell'Unione Europea starebbero preparando un'azione congiunta di protesta contro la decisione dell'ex presidente brasiliano Lula di non estradare il terrorista Cesare Battisti. Alcuni ambasciatori europei avrebbero parlato dell'iniziativa in occasione dell'insediamento, avvenuto domenica, del nuovo ministro degli Esteri brasiliano, Antonio Patriota a margine dell'inizio ufficiale della presidenza di Dilma Rousseff. Secondo il Folha de Sao Paulo, protagonisti del mini-vertice improvvisato a Brasilia sarebbero stati "gli ambasciatori di Spagna, Ricardo Peidrò, Portogallo, Joao Salgueiro, e Regno Unito, Alan Charlton". Secondo la commentatrice Eliane Cantanhede, la protesta non sarebbe diretta contro la decisione in sé di non estradare l'ex militante dei Proletari armati combattenti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma contro "il mancato rispetto di un accordo precedente tra i governi italiano e brasiliano in base al quale la decisione dell'ex presidente Lula non avrebbe messo in discussione lo stato di diritto e le istituzioni in Italia". ADERISCI ALLA CAMPAGNA DI LIBERO LA CRITICA DEL MINISTRO - "Contiamo sulla Corte Suprema dell'Aja", ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini, che domenica aveva inviato una lettera ufficiale a Dilma Rousseff. "Da Lula abbiamo ricevuto un colpo alla nuca, una pugnalata alle spalle": così il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha giudicato il comportamento dell'ex presidente brasiliano Lula. "Più che un affronto all'Italia mi sembra un cadeau che Lula, nel momento del richiamo della sua foresta, ha voluto fare a chi lo ha aiutato nella sua carriera, chi lo ha appoggiato, vale a dire l'ultrasinistra brasiliana". Intanto il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri ha annunciato una mozione parlamentare per condannare la "vergognosa" decisione del Brasile e "per dare forza alle iniziative del governo". Protesta anche il Pd, che martedì alle 17 sarà in piazza Navona, davanti all'ambasciata del Brasile, con un suo sit-in. In piazza ci saranno, tra gli altri, Roberto Morassut, Enrico Gasbarra, Paolo Gentiloni: "L'iniziativa - spiegano gli organizzatori - è doverosa: tanto maggiore è la simpatia con la quale guardiamo all'esperienza di governo brasiliana nata con il presidente Lula e proseguita ora con la presidente Dilma Rousseff, tanto è più netta e intransigente la nostra richiesta per l'estradizione di Battisti". Un'ora prima, alle 16, è in programma il sit-in dell'Udc.