Battisti, la voce dei lettori di Libero
L'Italia non ottiene l'estradizione del terrorista: commenta e scrivi all'ambasciata brasiliana / IL CASO / VIDEOMESSAGGIO DI BELPIETRO
Da un Paese in cui "se un giornalista rivela che c'è un progetto di attentato, vero o falso che sia, anziché indagare serenamente su ciò che il giornalista ha rivelato, indaga sul giornalista stesso", spiega il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ci si può aspettare di tutto. Anche che questo Paese non riesca a ottenere l'estradizione di Cesare Battisti, il terrorista rosso condannato all'ergastolo per il coinvolgimento in quattro omicidi e rifugiato "politico" in Brasile. Libero chiede ai lettori disgustati da questo schiaffo che l'Italia ha dovuto subire di farsi sentire. Scrivete a [email protected] e pubblicheremo le vostre lettere. Ma alzate la voce anche con l'ambasciata del Brasile, che potete contattare all'indirizzo email [email protected]. La redazione di Libero augura a tutti i lettori un felice anno nuovo. Gli aggiornamenti del sito riprenderanno sabato 1° gennaio alle ore 14. Il quotidiano sarà regolarmente in edicola venerdì 31 dicembre. Per il 2011, troverete la versione cartacea di Libero in edicola dal 2 gennaio. Boicottiamo il Brasile! Facciamo un piccolo ragionamento: ormai il Brasile, a parte pochi scambi commerciali con l'Italia che potremmo tranquillamente rivolgere ad altri Paesi, cosa esporta da noi oltre atleti professionisti superpagati a cui non gliene frega niente di chi li paga (vedi i brasiliani nelle squadre di calcio e in F1), o a brasiliane (maschi e femmine) con unica referenza un bel corpo? E allora coraggio: boicottiamo questo popolo di sfruttatori di bambini (vedi favelas) e di prostitute e di terroristi (nella loro stessa polizia), che vorrebbero far la morale a noi! Anonimo Scusi Direttore, ma qui in Italia, a parte Berlusconi e Schifani, (fini è FINITO) mi risulta che esista anche un cosiddetto "presidente della Repubblica Italiana" Ma dov'è? Che fa, dorme? O aspetta l'imbeccata dagli strateghi attualmente più in voga: i vari bersani, s-vendola, d'alema? Questa "espressione retorica" dell'attuale legislatura fa le pulci ad ogni uscita dell'attuale governo e s'ammoscia di fronte ad un fatto del genere? Buon tavor, presidente!!! Anonimo Buon giorno. sto seguendo con attenzione la vicenda Battisti...con molta atttenzione e rabbia!!perche fra 3 giorni mi dovro' proprio recare in Brasile per lavoro.Io svolgo attivita di comandante per il iu' grosso cantiere produttore di yacht al mondo, e prorpio in quest'ultimo anno ,si e' drasticamente sviluppato il mercato con vendite ed esportazioni di yacht verso questo paese.....e la mia compagnia sta proprio investendo denaro e professionalita prorpio laggiu'..mi domando se sia proprio il caso di continuare questa continua fuoriuscita di denaro e risorse dal nostro paese verso altri paesi che prima ti ammaliano ,poi alla prima opportunita' si dimostrano ostili e nemici...sara perche' sono rossi?o percheì la ventata di antiberlusconismo ha attaversato l'oceano?io penso che l'Italia debba far valere le proprie ragioni con Molta durezza e caparbieta' perche' noi siamo l'Italia e dobbiamo farci rispettare anche a costo di qualche inmicizia in piu'... Marco Tomei Se veramente non fosse concessa da Lula l'estradizione di Battisti, credo che la stragrande maggioranza degli italiani sarebbe d'accordo nel richiedere una azione di boicottaggio fortemente simbolica : in caso di qualificazione della nazionale alla fase finale, rifiuto di partecipazione ai mondiali 2014 ( e magari anche alle olimpiadi del 2016.....) Anonimo Certo che il Battisti è un bel ciula! Dovrebbe chiedere subito l'estradizione in Italia, perchè essendo un pluriomicida con condanna passata in giudicato, dopo 2 mesi verrebbe scarcerato e diventerebbe ricco partecipando a talk show, dibattiti e tavole rotonde. A febbraio poi l'Isola dei famosi non se lo farebbe di certo mancare: è chiamato il terrorista a luci rosse, e beh, non gli mancherebbe di certo l'opportunità... Giuseppe Caporotundo Facciamoci sentire almeno noi, visto che Berlusconi è stato ed è latitante Augusto Ricigliano Il Brasile è un paese che ha un enorme debito di riconoscenza con l'Italia. Sono stati gli Italiani emigrati dopo la guerra, che lavorando hanno portato benessere e civiltà. Ora non ci rivogliono dare Battisti, dovrebbero vergognarsi. Però qualora Battisti venga estradato in Italia, che nessun presidente della repubblica, nessun magistrato o giudice, decida dopo qualche anno di graziarlo. Deve scontare la sua pena fino in fondo. Nicola Galvan Ritengo sia giusto che venga estradato, ma soprattutto si faccia in modo che non esistano paesi per giocare a "nascondino" ovviamente non vale solo per lui... Ludovico Lanzanova Primo atto richiamare l'ambasciatore italiano in Brasile e tempo 48ore all'Ambasciatore brasiliano di lasciare l'Italia. NON CI SONO SCUSE CHE TENGANO. Per i cittadini brasiliani in Italia ne riparliamo. Luciano Furlani Per fare tornare Battisti in Italia si dovrebbe non leggere e non comprare più i libri di Paolo coelho, è stato lui ad aiutare Battisti a trasferirsi in Brasile e prendere come avvocato il genero del ministro della giustizia. Celina Junqueira Lula & Battisti = stesse radici, stesse idee politiche. Ho letto le dichiarazioni del presidente della Repubblica: frasi di circostanza, mi sbaglierò ma, vista la matrice politica anche del nostro presidente, secondo me,non si è dispiaciuto più di tanto della negazione all'estradizione dell'ASSASSINO ROSSO. Carolina Scigliano Eichmann, venne preso, impacchettato, processato, impiccato, cremato e successivmente, mi auguro, aver scaricato le ceneri in qualche cesso israeliano; la stessa cosa i famigliari degli assassinati dovrebbero fare del Battisti e sono sicuro che avrebbero il plauso di gran parte degli Italiani. Per quanto concerne il brasile di cui si dicono miracoli, ebbene ha enormi sacche di povertà di fronte alle quali l'India e parte dell'Africa è la Svizzera a confronto. Questo statucolo gestito da una massoneria alternativamente nera e rossa anche in passato si è reso complice nel dare ospitalità a criminali nazisti, in cambio ha avuto stabilimenti della Volkswagen chimici ecc, i brasileri sono governanti che si fanno comprare, altro che comunismo o altre fregnacce simili. Comunque mi auguro che al prossimo Carnevale di Rio, il Battisti possa sfilare libero e brasiliano, con quel muso lurido e ghignante e che una maschera con il viso di Torreggiani gli si faccia accanto e lo mandi tra i più Giuseppe Costa Lula adotta questo ragionamento: Battisti sarebbe in pericolo se venisse estradato nelle carceri italiane. Allora Lula perchè non viene lui da noi a fare una visitina nelle carceri italiane e vede come si trattano i detenuti a differenza delle orride carceri brasiliane dove si muore per un nulla. Diamogli un bonus di soggiorno gratuito di qualche giorno! Vito Campolo Mi chiedo quando i giornalisti Italiani finiscano di chiamare questo assassino "terrorista". L' individuo in questione è semplicemente un delinquente protetto da qualcuno. I giornalisti capaci di fare il mestiere per cui sono pagati, dovrebbero cercare e fare nomi e cognomi di chi protegge il soggetto. Altrimenti mi sento di pensare che c'è volonta di non cercare. Allegria Agostino Rossi L'ultima azione di un presidente comunista è proteggere un assassino? Dov'è la novità? Venendo al titolo perché "semplicemente" non aspettiamo che lo rimettano in libertà e poi non mandiamo una squadra dei corpi speciali riprendercelo, il Brasile si offenderebbe? Non dovrebbe importarcene, ormai hanno dimostrato quanto disprezzo prova la nomenclatura di quel paese verso l'Italia. Inviterei il governo a compiere almeno due azioni forti in ambito economico: - fare pressioni su Marchionne affinché interrompa la costruzione della nuova fabbrica in Brasile e ridimensioni quelle attuali; - agire in ambito WTO facendo tutto il possibile per penalizzare quel paese e magari riuscire a dare qualche stilettata anche alla Francia che non dimentichiamoci è la vera mandante politica. Roberto Vaccarini LULA il "comunista" che protegge i terrostisti assassini. Ecco da chi è governato il Brasile!!! Lo vada a dire ai famigliari che Battisti non deve essere estradato in Italia per pagare il suo debito con la Giustizia. E' questo sarebbe un presidente ? No, legittima l'assassinio e protegge con le sue azioni chi massacra le persone. Una macchia indelebile che resterà nella storia del Brasile. LULA il boia della democrazia. Che schifo!!! Giuseppe Marchetti Personalmente ho sempre considerato la DC il PC ed il MSI i principali artefici dei mali di cui è stata afflitta la democrazia in Italia soprattutto durante la "Prima Repubblica". Agli albori della "Seconda Repubblica",poichè ancora esistono al comando esponenti di spicco,poco è cambiato nelle scelte e nei comportamenti: la cultura è quella e non si può cambiare repentinamente. Mi è piacuito il titolo di ieri de "il Giornale": L'ITALIA SI E' LIBERATA DEL FATTORE AGNELLI. Di fatti simili l'Italia dovrebbe liberarsi più celermente possibile ed a questo auspico un rinnovo della classe politica. Vittorio Valvo ERO PREOCCUPATO DI ALCUNE FRANGE DELLA NOSTRA MAGISTRATURA CHE, ESSENDO POLITICIZZATE, PENSANO DI POTER GOVERNARE ANCHE L'ITALIA. MA IL NOSTRO PRESIDENTE BERLUSCONI HA ALLE SPALLE MILIONI DI SUOI SOSTENITORI CHE SE ALLA FINE LE GIRANO LE SCATOLE SARA' CAPACISSIMA DI FAR VEDERE A QUESTI QUATTRO PICCOLI UOMINI DI COSA E' CAPACE UN POPOLO VERAMENTE ARRABBIATO. CERTO CHE A QUANTO VEDO IN BRASILE NON SE LA PASSANO MEGLIO E QUEL BARBAGIANNI CHE HA FINITO DI FARE IL PRESIDENTE E CHE POCHISSIMO TEMPO FA E' VENUTO IN ITALIA ED E' STATO OMAGGIATO, SE AVESSE AVUTO IL CORAGGIO DI ESTERNARE LA PROPRIA CONTRARIETA' AL RILASCIO DI UN PLURIASSASSINO, NON SO COME SE LA SAREBBE CAVATA. MEGLIO COSI' NOI ABBIAMO I NOSTRI BUFFONI E IL BRASILE HA I SUOI. SALUTI A TUTTI A BUON ANNO 2011. Gino Tauro Francia : prima responsabile e complice DA LI' BATTISTI E' STATO ESPATRIATO IN BRASILE CI SIAMO DIMENTICATI CHE RECENTEMENTE CI HANNO RESTITUITO UN CADAVERE EVISCERATO,SOTTOLINEO PRIVO DI ORGANI, SQUARTATO!!!!! I NS GOVERNANTI,AL DI LA' DI FRASI DI CIRCOSTANZA,FATTI CONCRETI NULLA!!!! ORA TUTTI STRILLANO,MA FATTI CONCRETI PESANTI,NULLA.TUTTI HANNO ATTESO CHE FINO ALL'ULTIMA ORA LULA FACESSE QUELLO CHE GIA' SI SAPEVA. QUANDO E' VENUTO IN ITALIA DOVEVA ESSERE RISPEDITO AL MITTENTE VISTO CHE GIA' DA DUE ANNI DOVEVA DECISIONE. MI SENTO INDIGNATO MA ALLO STESSO TEMPO IMPOTENTE E CIO' CHE PIU' MI SPIACE.BERLUSCA BATTI UN COLPO SE CI SEI!!!!! Anonimo Volendo fare una attenta riflessione il criminale Battisti, meglio che Lula se lo tenga in Brasile, già ne abbiamo tanti di criminali, ci dobbiamo sorbire ancora altre spese, pensi tu, ad un aereo di stato che lo va a prelevare, ...al personale, alla camera d'albergo che gli dobbiamo mettere a disposizione. Poi in ultimo vedremo che Diliberto e C. lo vanno ad acccogliere a Fiumicino con mazzi di fiori ed in primavera ce lo troveremo eletto nel parlamento italiano, ed ogni sera ce lo dobbiamo sorbire nei salotti delle nostre TV. Il mio pensiero è quello che forse volendoci pensare bene Lula alla fine ci avrà fatto qualche piacere evitandoci mali peggiori. Buon anno. Anonimo Il terrorista Cesare Battisti è un criminale italiano ed in quanto tale deve scontare la sua pena in Italia. Non bisogna aggiungere altro. Patrizia Bianchini Ho sempre sperato che l'estradizione non fosse concessa perchè in Italia quello stramaledetto sarebbe finito sugli altari e ce lo saremmo trovato in Parlamento e su qualche cattedra universitaria e sui teleschermi all'ora di pranzo a rovinarci l'appetito . Così invece è stata risparmiata un'ulteriore umiliazione alle persone per bene e un maggior dolore ai parenti delle vittime . Gianfranco Coletto E' un'indecenza ! boicottiamo tutto ciò che è brasiliano! Dante Bocchino Sull,onda dell'emozione e della rabbia ho scritto anche io a Lula perchè ci restituisse il farabutto. E' stato rileggendo molti commenti che mi sono reso conto che in Italia, da cui, condannato a più ergastoli è stato lasciato libero di partire come un turista qualunque, proprio qui gli faremmo un grosso favore a riprendercelo. Chi parla di indulti, ferie, carcere a casa,GF ed ospitate, vede giusto. D'altra parte già delinquenti abituali romeni, albanesi, tunisini ed algerini più lungimiranti di lui sono qui da un pezzo e non sono poveri perseguitati politici! TENETEVELO! Massimo Ruggiero Se e' cosi' interessato a farlo ritornare.lo sistemi sul suo pianerottolo di casa almeno potra' dire (questa volta in verita') di avere un terrorista nella sua abitazione Anonimo Dopo l'offensiva decisione di Lula (amico di Vendola e compagnia "progressista") organizziamo una campagna di boicottaggio di tutti i prodotti brasiliani! Sarebbe gradito avere un elenco di Aziende Brasiliane ( e relativi prodotti) che importano merci e prodotti in Italia. Enrico Carlo Purtroppo anche il acapo dello Stato dimostra la sua antica origine: Falce e Martello. Anonimo Il presidente brasiliano comunista Lula protegge il criminale pluriassassino comunista Battisti. Chi protegge un assassino è suo complice: Lula è complice dell'assassino Battisti e lo sono anche il Brasile ed i brasiliani, che lo hanno eletto. I comunisti e la sinistra, nel corso della storia, hanno sempre trovato presunte motivazioni o giustificazione fittizie per non pagare per i loro crimini di sangue. NON SONO CAMBIATI: VERGOGNA !! Gino De Angelis Non abbiamo bisogno di giovatori brasiliani. Silvio,dammi retta ,manda aspalare la monnezza a napoli e pagali 1 000 euri al mese i tuoi giocatori brasiliani...via TUTTI Tony Bassi Il Presidente di uno Stato che concede l'asilo politico ad un terrorista è lui per primo un terrorista. E' necessario boicottare immediatamente il Brasile anche in Sede Europea e perchè no mondiale? Giovanni Di Bitonto Oggi, con il caso Battisti, il Brasile nella persona del suo Presidente Lula come ultimo atto del suo mandato ha offeso l'Italia e gli Italiani compresi quelli oriundi presenti in Brasile. Mi auguro che il rappresentante degli italiani in Sud America eletto in Brasile On. Fabio Porta si mobiliti per difendere il buon nome dell'Italia e degli italiani. L'offesa recata al paese forse il più democratico al mondo non deve rimanere senza risposta. Purtroppo gli interessi dei "grandi imprenditori" FIAT, TLECOM, IMPREGILO, ecc. cercheranno di smorzare le azioni che, a tutti i livelli, dovranno essere intraprese compresa la richiesta ufficiale di scuse da parte del Sig. Lula. Maurizio Zanaboni Tanto si sapeva che andava finire così. Basta guardare che lavoro fanno quì da noi i simpatizzanti e compatrioti di Lulà. Non è possibile parlare con dei rivoluzionari. Anche loro hanno conosciuto il carcere, anche loro avranno ucciso, saccheggiato, rubato e chissà cos'altro. Arrendiamoci, con loro non c'è colloquio, pensare che amici loro ne abbiamo anche in Italia i quali difendono la decisione dell'amico di Fidel Castro. Chissà perché, mah, non indaghiamo. Piergiorgio Canacci Sono veramente indignato e mi ritengo offeso da questa decisione del presidente brasiliano. Sono per ritorsioni commerciali immediate. A questo punto senza nessuno scalpore manderei gli 007 a prenderlo e a portarlo nelle nostre prigioni. Un assassino non merita il perdono. Marco Giannasi Il povero Lula teme per la vita di san Cesare Battisti una volta riportato a casa , cioè nelle galere italiane. Che ne pensa il compagnero della sua polizia che spara tranquillamente sui ragazzini di strada brasiliani ? Questa è la vera democrazia secondo l'eroico difensore dei delinquenti purchè rossi . Nel frattempo potremmo rispedirgli i suoi viados con annessi clienti, Marrazzo in primis. Alessandro Pinsuti Putroppo il Brasile, Paese del III* mondo che si vuole a ragione profilare quale una delle potenze mondiali emergenti ha indubbiamente fallito in questo caso. Battisti non puó in modo alcuno godere dei diritti sacrosanti di un rifugiato politico. Per il semplice fatto che quest 'essere semplicemente é un comune delinquente e codardo assassino. Con sulle spalle una giusta condanna all 'ergastolo comminatagli da un riconosciuto tribunale. Quest 'atteggiamento del governo brasiliano é un affronto nei confronti delle vittime e delle loro Famiglie. Se il Brasile é effettivamente cosí democratico e rispettoso delle virtú altrui come va dicendo, che lo sia in prima istanza delle Famiglie che per via della codardia di tale individuo hanno perso i loro cari. Anonimo Berlusconi: " La vicenda non è chiusa" E Napolitano: " Deluso e contrariato " Capisco che non possono fare niente, ma il Parlamento sì, varare preparare una Legge a Hoc, per disporre il divieto a chi ha deciso questo: la negazione del visto a Diplomatici e a " giudici$lacchè "e arresti per chi entra nel nostro Paese, ovvio anche disposizioni alla Ue. Vincenzo di Tolve Il fatto di non concedere giustizia ai familiari e al popolo italiano è veramente indecente. Visto che la strada politica e diplomatica non è servita sarebbe il caso di affidarci a Marchionne: chiediamo che rinunci all'apertura della fabbrica FIAT in Brasile. Forse 350 000 posti di lavoro a rischio farebbero cambiare idea... Anonimo Sono fatti della stessa pasta Battisti e quelli che lo hanno protetto e proteggono. Vedi francia e brasile. Comunque almeno una volta dimostriamo di avere una spina dorsale. Leonardo Brunetti Tenetevelo,così riparmiano i soldi dei contribuenti.Attenti che "giutificando le sue imprese" lo incoraggrete ad agire anche da voi come in Italia.Auguri e comunque i danni li calcolerete tra qualche anno quando sarà troppo tardi,irresponsabili!!!!!!! Piero BRAVO FRATTINI ...HA GIA' RICHIAMATO IN ITALIA IL NOSTRO AMBASCIATORE PER AVERE CHIARMENTI.....E' ORA CHE IL POPOLO ITALIANO TORNI A MOSTRARE I DENTI E LE ....PALLE. VI RICORDATE IL GOVERNO D'ALEMA FECE FERRO E FUOCO PER RIAVERE DALL'AMERICA LA BARALDINI ; MANDO' L'AEREO DI STATO PER RIPORTARLA IN ITALIA , ALL'AEROPORTO DI ROMA I L MINISTRO DILIBERTO AD ACCOGLIIERLA CON L'AUTO BLU. SICURAMENTE FU BARATTATA ANCHE CON LE VITTIME DEL CERMIIS!!! ANDIAMO SILVIIO, MOSTRIAMO LE PALLE E FREGHIAMOCENE DEI GIOCATORI BRASILIANI DEL MILAN!!! Anonimo Il ministro LA RUSSA ha ragione. dovrebbe chiedere ai calciatori brasilani che militano nel campionato di calcio italiano,di non scendere in campo alla ripresa del campionato,per solidarietà con il Popolo Italiano. Rosario Scappaviva Qualsiasi cittadino brasiliano che compie un reato in Italia,sia rispedito in Brasile. Lula o chi per lui si vuole tenere gli assassini Italiani noi invece gli ripediamo i suoi e gratis Umberto Consolandi E' davvedro singolare il "caso Battisti": un comune delinquente, visto che i movimenti più importanti di lotta di calsse l'hanno praticamente ignorato. Non si capisce come e da chi sia stata protetta la sua latitanza dapprima in Francia e poi dal Brasile. Chi lo finanzia? chi lo sostiene? Questo delinquente non ha mai avuto un lavoro stabile. Il Governo - tutti i Governi - non hanno mai indagato veramente. Perché? Al di la di questo dato di fatto producono un "sorriso" gli "intereventi" verbali dell'attuale Ministro degli Esteri fanno sorrdire. L'unico che ha fatto proposte "concrete" è stato ilMinistro La Russa, subito zittito. Perché? Marcello Favale Andiamo a riprendercelo!!!! Se non ci riusciamo,o non abbiamo gli uomini adatti, chiediamo agli amici israeliani. Magari il giorno dell'insediamento della Lulina Alberto Re Perchè meravigliarsi? Lula e compagnia non sono forse comunisti? In linea di principio non è giusta la decisione di tenersi Battisti.In linea pratica è giusto che sia così.Perchè gli italiani dovrebbere mantere in prigione questo schifoso assassino? Inoltre,stante la magistratura ed i comunisti italiani, lo schifoso Battisti, sarebbe liberato appena possibile e sistenato in qualche biblioteca a fare propaganda per la sinistra. Raffaele Corbo Battisti era già in carcere in Italia, ma è uno dei rarissimi casi di fuga riuscita. Le carceri italiane non sono un modello di gestione penitenziaria. Inoltre, non ha torto il lettore Caporotundo: grazie alla potente minoranza di giudici di Magistratura Democratica, in capo a tre o quattro anni Battisti avrebbe ottime probabilità di diventare una "stella" televisiva, protagonista di talk shaw su RAI3, e non solo, e di celebrazioni varie del suo talento di scrittore. C'è in Italia una potente minoranza di idioti a tutti i livelli, sociali, economici, politici e culturali, sulla quale Battisti potrebbe investire. Soprattutto alla minoranza autodefinitasi intellettuale, Lula si sente probabilmente affine; c'è nel mastodontico Brasile, calcio a parte, un sentimento di inferiorità nei confronti delle nostra operosa Italietta priva di risorse naturali e abbastanza sbeffeggiata sin dai secoli passati grazie anche alla rappresentitività della maggior parte dei nostri politici. Lula sa che il "buonismo" italiano, congiunto col sorridente "amicalismo" universale di Berlusconi può permettergli di mostrarsi, con noi, arrogante alla pari di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, così da ricevere plauso e/o consenso anche da altri capi di stato di paesi sud-americani, certamente più paragonabili a Repubbliche delle Banane di quanto l'Italia non sia. La decisione di Lula è illegale stando ai trattati internazionali. Lula, tra l'altro è in vicina uscita dal suo ruolo e quindi incurante di possibili ripercussioni sulle prossime elezioni presidenziali brasiliane. La mancata estradizione esige una sanzione politica da parte dell'Italia. Vediamo che cosa Berlusconi riesce ad escogitare di praticabile, pensando che, per principio, qualunque decisione Berlusconi prenda è per le opposizioni deprecabile "a prescindere". Dell'Italia e della sua dignità ai nostri politicanti imbelli e in tresca permanente effettiva non importa un fico secco fuori dalle compagne elettorali. E credo che sia proprio su questo "nobile" spirito dei nostri che fanno affidamento da sempre politicanti opportunisti di altri paesi. Leo Klemczak Mi sembra di ricordare che, un paio d'anni fa, quando un importante organo istituzionale brasiliano concesse l'estrazione per il criminale Battisti, molta stampa nazionale e internazionale si mosse a protezione del delinquente dipingendolo come scrittore impegnato e dichiarando che l'Italia non poteva essere considerato un paese pienamente democratico. Ricordo altresì di aver visto fotografie di donne brasiliane che inscenavano le classiche manifestazioni di protesta civile e "progressista". Sit-in, scioperi della fame etc etc. Mi piacerebbe che un giornale come Libero si rendesse promotore di un'inchiesta per capire quanto può essere determinante la nostra stampa nazionale comunista nell'immagine che l'Italia acquisisce all'estero. Massmo Gambino Non vorrei che la mancata estradizione del criminale Battisti dal Brasile, facesse dimenticare il ruolo che ha avuto la Francia nel proteggerlo.La stessa fuga da Parigi pare si stata favorita o,comunque,protetta dalla cosiddetta prima "signora" di Francia,Carla Bruni.Detto questo, da un governo serio (ma i nostri dal 25 luglio 1943 non lo sono) mi aspetterei non proteste parolaie ,ma atti concreti.Per esempio,la rottura delle relazioni diplomatiche con Brasilia fino a quando il pluriassassino non verra' sbattuto nelle galere italiane.Ma se ci speri,stai fresco! Anonimo Quando tra terroristi si fa quadrato succede anche questo! Se non lo vogliono consegnare hanno le loro ragioni,quali: quelle di mettere anche in difficolta'il nostro governo e non instradare chi potrebbe dire molte, ma molte cose,che potrebbero danneggiare alcuni amici politicanti sinistroidi italiani AMICI del presidente Brasiliano. Valerio Ercolini Dal Brasile non ci si può attendere altro che un presidente come Lula e un'avvocatura generale dello stato di tale livello etico e giuridico. Gridare al boicottaggio è inutile oltre che infantile. Gli Stati con gli attributi hanno altri mezzi per farsi rispettare Anonimo Lo sapete che il pm di Battisti è uno di quelli che vorrebbe ingabbiare anche Silvio, e se avesse sbagliato anche allora, tutto si base su dei pentiti e poco altro, dite sempre che la nostra magistratura fa schifo, forse lo pensano anche all'estero e magari e anche vero, secondo certe statistiche gran parte dei condannati nei processi sono innocenti e i colpevoli a spasso, mai avere la certezza assoluta della colpa, esiste solo in rari casi di reati fatti a viso scoperto in pubblico, il resto è tutto opinabile. Mario Franci Si, facciamoci sentire. Direttore si faccia promotore di una raccolta di firme da poi consegnare al Governo Brasiliano tramite la loro ambasciata a Roma. Noi, cittadini italiani, indifferentemente dal nostro pensiero politico, siamo increduli su questa assurda decisione che l'uscente presidente Lula ha preso condannando in tal modo il Brasile ed i Brasiliani ad essere complici del terrorismo. Non possiamo accettarlo. Il nostro governo dovrebbe immediatamente intraprendere delle azioni di ritorsione nel confronto di Brasilia quale ad esempio il ripristino del visto d'ingresso in Italia per i cittadini brasiliani, la sospensione di tutti quei accordi bilaterali. Da parte nostra dobbiamo ridurre il turismo verso il Brasile. Insomma Brasilia deve capire che l'Italia non accetta in nessun modo questa assurda decisione. Anonimo Ho scritto questa mail all'ambasciatore brasiliano in Italia ed a diversi quotidiani nella speranza che chi la pensa come me possa inviarne una sua a : [email protected] Credo che la Vs. organizzazione possa fare altrettanto ed in fretta. Alla c.a. dell'ambasciatore del Brasile in Italia. L'idea che il nostro antico e storico paese, l'Italia, sia un paese incivile che punisce chi delinque con la morte e la tortura ci indigna profondamente. Da molti anni attendiamo la consegna dell'assassino Battisti che è stato giustamente condannato a piu' ergastoli per gli esecrandi crimini commessi al di fuori di ogni legge democratica. L'Italia ed il Brasile sono due paesi che hanno un presente ma ancor piu' un futuro che mi auguro luminoso per entrambi e foriero di reciproca collaborazione. Non riusciamo a capire quali possano essere gli interessi politici, economici e democratici che un paese come il Vostro possa avere nel trattenere e difendere un impunito criminale che merita e deve scontare la pena cui è stato condannato nel paese dove ha commesso le atrocita' per cui è noto. Qualora non si dovesse giungere alla estradizione, per quanto è possibile alla mia azienda, faremo in modo di boicottare prodotti e turismo etichettati col marchio Brasile, per non parlare del calcio, moltiplicando questa mail a tutti i nostri clienti e fornitori italiani ed esteri con la preghiera di divulgare a loro volta , se d'accordo, quanto stiamo scrivendo. Mi auguro che il buon senso prevalga sulla temporanea follia del vostro gesto che come ripeto è incomprensibile ancorche' privo di fondamento. Viva la Democrazia e la Giustizia Italiana. Gianfranco Peri Se questo signore è un assassino -e a quanto pare lo è- deve stare in galera per sempre; all'ergastolo, senza sconti, senza pentimenti, buone condotte e simili. E,una volta chiuso in galera è assolutamente necessario smarrire la chiave della sua cella. Chi difende o sostiene presunti diritti di un assassino non è dissimile da lui. Enrico Maria Lucci Lo stesso comunicato inviato all'ambasciata Brasiliana a Roma: "Solo un popolo di criminali può proteggere un assassino". Giorgio Ricchini Se invece di cucinarli in vari modi,' li sbattono in faccia ai ns cari governanti un motivo deve esserci.Non serve raccogliere delle firme,bisogna fare una politica estera costruttiva,e,efficace,fatta da un ministro capace.In questo momento nessuno ricorda il tappeto rosso,gli elogi,anche di questo giornale,alla grande figura del Pressidente Lula,nella Sua visita Italiana.Il Ns caro Pressidente del Consiglio,promise,non si sa' cosa ,ma promise l'estradizione.Se alziamo la voce,saranno loro a mandare a casa; la Fiat,la Fincantieri.Telecom,e tutte le aziende che stanno facendo progredire quel Paese a discapito del Nostro. Marco Mori Anche se fosse stata concessa l'estradizione, Battisti non si sarebbe lasciato prendere e ricondurre in Italia. Come è successo in Francia. Noi purtroppo non disponiamo di un istituto come la Mossad, che in Argentina ha inseguito Eichmann per 18 anni per poi catturarlo in incognito e riportarlo in Israele dove fu condannato. Graziella Santarossa Se fossi brasiliano mi vergognerei veramente del mio paese e del suo ex Presidente Lula, che si è permesso di proteggere a oltranza un terrorista senza il minimo di civiltà verso la giustizia. Vorrei far provare al signor Lula la millesima parte di tristezza che provano i familiari delle vittime innocenti che il signor Battisti ha ucciso. Complimenti signor Lula, viva il Brasile, viva l'onestà e viva la libertà. Mario Orsi Buongirno se cosi si puo dire io penso una sola cosa bisogna fare mandare via l'ambasciatore italiano via dal brasile senza perdere tempo e fare scomparire per sempre dal italia l'ambasciata brasiliana per che non sono degni di stare in italia e un appello anche a tutti presidenti dei club di calcio italiani di mettere fuori rosa tutti i calciatori brasiliani e alle tv di licenziare tutte le ragazze brasiliane cosi si darebe una dura risposta al governo brasiliano spero che anche il nostro presidente della republica si facese carico della nostra rivolta in viando un messaggio di disprezzo verso il governo del brasile visto che loro non ci tengono in considerazione e speriamo che tutto questo selva perche chi a sbagliato deve pagare i suoi delitti Fabio Paladino LULA VERGOGNATI,SE FOSSI STATO TU SU UNA SEDIA A ROTELLE?SPERIAMO CHE UN ASSASSINO TRATTI TE ALLA STESSA MANIERA DELLE VITTIME ITALIANE,CHI PROTEGGE I DELINQUENTI E' DELLA STESSA RISMA. Luigi Celio Boicottarlo a tutti i livelli, richiamare l'ambasciatore e mandare a casa il loro, evitare di stringere la mano al loro presidente in ogni occasione ufficiale, dimostrare al Brasile quanto siamo incazzati e offesi, dimostrare che i rapporti bilaterali non si normalizzeranno mai più fino a quando non verrà messo in un carcere italiano questo pluriomicida che si è certamente comprato la libertà, sospendere ogni trattato bilaterale. Una nazione che ha gli squadroni della morte che ammazzano bambini per strada, la polizia tra le più corrotte del sudamerica, le prigioni più disumane, non puo' permettersi di farci la morale e offendere l'Italia in questo modo. Anonimo E' assurdo chiedere comprensione quando chi la chiede non l'ebbe per le persone uccise con estrema ferocia solo per un suo fine indecente e inumano. Questo assassino deve andare in galera. Nicola Guastamacchia Gentile Ambasciatore, leggo con apprensione quanto riportato dalla stampa nazionale di quest'oggi in merito alla decisione del Presidente Lula di non concedere l'estradizione al signor Cesare Battisti condannato dai Tribunali della Repubblica Italiana a 4 ergastoli per altrettanti omicidi e attualmente riparato nel territorio del Brasile. E' una decisione SCONCERTANTE. Mi chiedo se quest'uomo, con le mani sporche di sangue e da trent'anni in vergognosa vigliacca fuga dalla Giustizia della Repubblica Italiana, meriti davvero di vedere sacrificato l'onore del Brasile e dei Brasiliani. Il Presidente Lula ha commesso un atto di grande e ingiustificato disprezzo per la Repubblica Italiana e ha oltraggiato sé stesso, il suo Paese straordinario e per la gente meravigiosa di cui è stato il Presidente. Si è lasciato infatuare dalla protervia di questo fuggiasco e vigliacco criminale. Se n'è reso complice. Non ha reso un buon servizio all'umanità. Bel modo di conclude il mandato presidenziale. Maurizio Parri La sua iniziativa mi sembra idonea per chiudere l'anno nel migliore dei modi. La vicenda Battisti non è solamente una questione di giustizia ordinaria. La mancata estradizione assume risvolti molto più importanti proprio perchè stabilisce un precedente negativo tra il nostro governo e quello brasiliano. Il fatto che molte colleghe siano naturalizzate italiane, produrrà sicuramente effetti nefasti. Dalle parti del campo di aviazione di Bari dove passeggio spesso alla ricerca di magistrati fannulloni, si parla molto di questa vicenda. Vedremo come finirà! Colgo l'occasione per salutarla con affetto e salutare tutti i ragazzoni militari impegnati all'estero nelle missioni. Renzo Stanare i delinquenti e tutti coloro che li proteggono (Lula in primo luogo) : questa la cosa da fare. Il Ministro Frattini si deve arrabbiare di più. Renzo Manaessero APPELLO A TUTTO IL POPOLO BRASILIANO: COME MAI VI SIETE FATTI GOVERNARE DA UN PROTETTORE DI ASSASSINI? (Luiz Inacio Lula da Silva,CHI TI PAGA?) TU SEI UN PROTETTORE DI CRIMINALI, E ANCHE I PROTETTORI DEVONO ESSERE CONDANNATI! ARRIVERÀ ANCHE PER TE; PERCHÈ TU SEI ANCHE UN CRIMIALE! E I CRIMINALI PRIMA O DOPO, DEVONO PAGARE A CARO PREZZO! RIDATECI BATTISI!!! Antonio Pennacchi sono da capire......uno ha fatto il terrorista in Italia........l'altro in Brasile.......... quello che da più fastidio è il fatto che il primo protettore di questo delinquente è stato lo stato Francese... Fausto Maffioli Mi auguro soltanto che si possa riuscire a farlo tornare e non, che finisca tutto in una bolla di sapone ! Che si faccia l'impossibile, perchè paghi le sue colpe qui, dove le ha commesse. Perchè è giusto così e perchè se così non fosse è davvero una beffa e una vergogna per questo nostro Paese! Faccio caso alle espressioni del suo viso, nelle fotografie e in qualche servizio televisivo. Ride beffardo ... e ha sempre un'aria strafottente e di sfida. Vorrei tanto guardarlo in faccia e chiedergli ... Ma ce l'hai una dignità, imbecille ? Fai la persona seria! C'è poco da ridere !!!! Sei senza dignità, senza coscienza e tra l'altro ... sei pure antipatico e poco intelligente ! Ma prima o poi farai i conti con qualcuno ... e allora forse, non riderai più! Marilena Viviamo in un paese dove terroristi pluriomicida,dopo alcuni anni di comoda galera sono fuori e magari sono pure invitati a pontificare in televisione.Cosa si aspettava da uno come lula ,uno che va a braccetto con criminali come ciavez,castro e compagnia.il povero TORREGIANI se e' su una sedia a rotelle deve dire grazie anche a personaggi come lula. Daniele E' incredibile ed intollerabile pensare che un ASSASSINO di 4 persone debba continuare a non pagare per i suoi crimini. Spero che l' ITALIA oltre che indignarsi , sappia ribellarsi a questa ingiustizia e farsi valere, nel nome delle vittime di questo VERME , dei loro parenti e della ns. Nazione !!!!! Marco Marco E' triste vedere come ci mettono i piedi in testa e rimaniamo fermi. Il Brasile è un paese amico, la gente ci ama, sono come noi, forse un pò troppo. Ho sempre sognato i film americani dove vedi che le forze armate a rischio della loro vita vanno a salvare i prigionieri connazionali, dove fanno giustizia, caro Presidente noi continuiamo ad appoggiarla, non abbiamo vita facile, la "sinistra" è più globale, lei è nella sua grandezza un moscerino, quelli sono ovunque, sono forti, non sanno più bene cosa li accomuna oggi, non sanno più cosa cercare o cosa difendere, ma sono compagni di merende passate, sono legati da un filo indelebile, nessuno oggi parla di questo nessuno si chiede se ancora sono legati da un filo, chi tira il filo, cosa c'è dietro il filo, quale è il nostro filo, Presidente, lei è un grande ma perde il filo, ci aiuti a ritrovarlo, sono convinto che lei oggi si starà chiedendo cosa fare dopo tutto quello che ha ottenuto. Ci dia un filo da seguire se c'e. Anonimo Lula vigliacco come politico per la decisione di non estradare un assassino (forse solo perché "genepoliticamente" simile a sé) e vigliacco come uomo per aver aspettato l'ultimo giorno del suo mandato per rivelare una decisione che aveva da sempre preso (e mai messa in discussione), lasciando ai posteri la matassa da sbrogliare. Appare come un Ponzio Pilato dei giorni nostri. Roberto Presotto Trattandosi di ex terroristi e guerriglieri (tutti), non ci conto molto sull'estradizione, come non ci conto che al terrorista nostrano vengano inflitte pene severe o anche solo la semplice carcerazione per un congruo numero di anni. Quando il confine, tra un governo ed una associazione a delinquere è così flebile, ci si può aspettare di tutto. Emilio Canova L'Italia è vero doveva far leva sui numerosi immigrati italiani presenti in Brasile. Che questi non abbiano appoggiato la sinistroide Roussef è fuor di dubbio, come ho più vcolte potuto consttare direttamente i nostri sono schiettamente anticomunisti, a parte i brogli alle ultime elezioni! A maggior ragione ora bisogna incoraggiare i nostri connazionali ad esprimere il loro dissenso sul caso. Ricordo che non sono pochi e hanno un certo peso nella vita socio-politica del Paese. Vito Campolo Presidente Lula, la sua decisione in merito all'estradizione del terrorista Battisti rimane incomprensibile. Benché mi sforzi, non riesco a trovare giustificazioni plausibili. Se voleva concludere il suo mandato col botto,è riuscito nell'intento; d'altronde, questa occasione era troppo ghiotta per farsela scappare. Sarebbe stato bello ricordarla per altri rigurgiti umanitari, magari a favore delle favelas verdeoro dove circolano indisturbate le squadre della morte e dove migliaia di bambini rovistano nell'immondizia alla ricerca di cibo... invece no, il suo ricordo resterà legato a quest'ultimo atto vergognoso, alla prevaricazione dei diritti degli onesti per favorire un terrorista. Inutile ricordarle che il suo Paese ha stipulato col nostro accordi bilaterali che non prevedono deroghe in casi come questo. Col suo diniego all'estradizione di Battisti non solo disattende gli impegni presi col nostro governo democratico e non dittatoriale e incivile, come la motivazione addotta vorrebbe lasciare intendere, ma lei offende la memoria delle vittime, i sentimenti di giustizia dei loro familiari e tutto il popolo italiano che ha tutto il diritto di vedere applicata quella legge che, dopo regolare processo e tre gradi di giudizio, ha giudicato Battisti colpevole. Sono certa che la stessa consapevolezza che ha guidato la sua scelta l'aiuterà ad accettare di buon grado anche le conseguenze che potrebbero riversarsi sul suo amato Paese "democratico", in risposta alla sua controversa decisione. Grazie comunque Presidente Lula, lei è un grande, con questo atto ha mostrato il vero volto della sua democrazia. Francesco Carta Caro Dr. Belpietro, ho accolto con molto favore la sua sollecitazione ad una civile protesta da indirizzare all'Ambasciata del Brasile con sede a Roma. Ieri stesso ho provveduto ad inviare alla rappresentanza diplomatica del Brasile, sede romana, le mie perplessità sulla decisione presa di non concedere l'estradizione ad un individuo che non può nemmeno chiamarsi terrorista perchè questa funzione avrebbe uno scopo preciso, cosa che il Battisti non ha avuto. Non ho fatto in tempo ad inviarle una copia: il mio testo è partito velocissimo. Un cordiale saluto, Olga Antonelli Egr. Direttore Vivo 6 mesi in Brasile e 6 mesi in Italia. Il Sig. LULA si è comportato come il pirata della tortuga, facendo del Brasile un covo per assassini e delinquenti, strappando ogni tipo di accordo internazionale. Daltronde sotto la sua presidenza ha esportato droga verso l'Europa ed importato tecnologia. E' stato un populista dissennato con relazioni diplomatiche con la feccia del mondo (Vedi Iran), strappando il parere della corte SUPREMA e comportandosi come un dittatore. Condivido in pieno il comportamento del nostro governo. Giustifico la presenza del nostro ambasciatore alla cerimonia della presidenza DILMA ma non la condivido. Una lezione a quelli che si riconoscono in lui, va data, con fermezza, senza " se " e senza " ma ". Continuando con la politica della tolleranza, della pazienza stiamo facendo dell'Italia una casa di tolleranza, e dire che in Italaia sono vietate. Con gli stati canaglia ci si deve comportare come loro, se non peggio Luigi Guida Bisogna assolutamente che la società civile ed il mondo politico TUTTO, si impegni a far pressione sul Presidente del Brasile, per far rientrare Battisti in Italia.E' una questione di giustizia e rispetto nei confronti delle vittime del vile attentato. Tonino Dominici Povero Lula teme per la vita di san Cesare Battisti una volta riportato a casa , cioè nelle galere italiane. Che ne pensa il compagnero della sua polizia che spara tranquillamente sui ragazzini di strada brasiliani ? Questa è la vera democrazia secondo l'eroico difensore dei delinquenti purchè rossi . Nel frattempo potremmo rispedirgli i suoi viados con annessi clienti, Marrazzo in primis. Felice Tagliabue Considerando le opinioni ribadite recentemente dal nuovo Ministro della Giustizia (irritato anche dal fatto che un Parlamentare italiano avrebbe detto che il Brasile è un popolo di ballerine) e considerando che la Presidente Dilma è "figlia" di Lula, penso che ricorrere giudizialmente in Brasile porterà a scarsi risultati. Essendo possibile, probabilmente il ricorso all'Aja potrebbe essere più produttivo. Anonimo Mandare indietro a Lula tutti i trans che sono una vergogna per l'Italia e per tutti gli Italiani che li frequentano. Dire a Marchionne che non programmi installazioni di nuovi stabilimenti in Brasile e che riporti in Italia quelli già funzionanti.Non comperare il caffè brasiliano. Laura Rizzi Come cittadino italiano sono indignato per l'atteggiamento del presidente Lula, che nega all'Italia l'estradizione di un suo cittadino macchiatosi di gravissini reati, come cattolico sono arrabbiato perchè se è vero che la vita è il bene più importante che l'uomo ha ricevuto da Dio, è inaudito che un altro "uomo" la possa togliere a suo piacimento e rimanere poi libero. Quella nazione che ospita e garantisce gli assassini come Battisti è una terra evidentemente priva di valori morali, è una terra dove regna il libertinaggio più sconsiderato, e come tale è da boicottare a tutti i livelli, soprattutto economicamente, e da parte nostra dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze per far si che quell'"uomo" ritorni ospite delle patrie galere, solo così possiamo dimostrare di non aver dimenticato le vittime innocenti (nostri concittadini) alle quali è stato impedito di continuare a vivere. Nicola Apolito Questi brasiliani comunisti dovrebbero capire che non sono i padroni del mondo (Italia compresa) e che non possono rimettere in libertà un criminale patentato e condannato a ben due ergastoli per svariati omicidi commessi in Italia!. Ed allora iniziamo immediatamente a boicottare i prodotti brasiliani!;ad es. non comprando più gli aeroplani Embraer per Alitalia!,visto che di ottimi aeroplani prodotti nel mondo ve ne sono tanti da creare solo l'imbarazzo della scelta!.E così via!. Cordialità e saluti Matteo Vocale É naturalmente esecrabile che un Paese che si vuole, giustamente, affacciare su tutti i piú rinomati palcoscenici mondiali commetta una tale ingiustizia nei confronti dei parenti e famigliari delle vittime di tale condannato pluriomicida. Un riconosciuto pluriomicida NON puó godere dello status di rifugiato politico.É un delinquente e nulla piú e come tale ha da essere consegnato alla giustizia di un Paese che lo ha dopo un regolare processo di tali crimini riconosciuto colpevole. Ma contemporaneamente, sig Belpietro, Le volevo fare i miei piú sinceri auguri per un 2011 ricco di successi e soddisfazioni per Lei, la Sua testata giornalistica ed la Redazione tutta. Continuate cosí. Un soffio di Libertá é come un alito di vita. Anonimo Invece di chiedere spiegazioni idiote perche' non applichiamo ritorsioni per esempio; disattivare la cooperazione italiana in brasile ,sospendere le importazioni di carne brasiliana a vantaggio della carne USA molto migliore tra l'altro, tutte le importazioni dal brasile caricate da imposte di importazione "dazi"del 100% del valore. richiamare l'ambasciatore italiano a roma e espellere il pari brasiliano. e per ultimo acchiappare tutti i viados sparsi per l'italia , sono tutti brasiliani e rimpatriarli Roberto Revello Come dire il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il buon Lula che indubbiamente ha portato il Brasile a livelli insperati e forse inimmaginabili, alla fine non ha saputo resistere al richiamo di sangue del suo passato di rivoluzionario comunista e sta per compiere, semmai non concederà l'estradizione di un assassino con la A maiuscola, un gesto vergognoso. Essendo questo l' ultimo atto del suo mandato, mi auguro che ciò rappresenti ,per quanto possa contare per noi italiani, una macchia indelebile per la sua brillante carriera e che sia ricordato anche e soprattutto per questo. Con enorme disappunto e indignazione. Ruggero Scoma Spero vivamente che il nostro Governo prenda drastici provvedimenti contro il sinistro Brasile. Non è possibile che diventi prassi per delinquenti ed assassini non venire perseguiti dalla giustizia, sopratutto con l'aiuto di governi compiacenti. Ed è giusto che si rivolga anche alla Corte dell'Aia. Edda Buti