Lavoro: Ok del Senato al rientro dei "cervelli" in Italia
Incentivi per rimanere in patria, presto la legge
L'aula del Senato ha approvato definitivamente la legge per il rientro dei cervelli in Italia. Si tratta di un provvedimento parlamentare bipartisan, primi firmatari Enrico Letta (Pd), Stefano Saglia (Pdl), Silvano Moffa (Misto). Fli ha dichiarato il proprio voto contrario, i radicali si sono astenuti. I cittadini Ue, nati dopo il primo gennaio 1969 e laureati, se rientreranno a lavorare in Italia avranno uno sconto fiscale del 20% per le lavoratrici e del 30% per i lavoratori fino al 31 dicembre 2013. I benefici decadranno se il lavoratore non resterà in Italia almeno 5 anni. In questo caso, lo Stato provvederà al recupero dei benefici già fruiti, con applicazione delle relative sanzioni ed interessi.