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La sfida di Bossi e Maroni: "Meglio il voto che l'Udc"

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Il Senatùr chiude all'Udc: "L'ho già avuto nel Governo, non facevamo niente". Il ministro degli Interni: "Maggioranza ampia o voto subito"

Giulio Bucchi
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Roberto Maroni lancia un altro messaggio al premier Silvi Berlusconi. Il ministro degli Interni, come già fatto il 14 dicembre dopo la fiducia di 3 voti ottenuta alla Camera, avvisa il governo: meglio il voto anticipato che "continuare a traccheggiare e fare la fine del governo Prodi". Come il centrosinistra nel 2006/08, l'esecutivo si ritrova costretto a provare ad allargare la maggioranza. All'Udc? Maroni e la Lega sono scettici:  "E' una delle incognite, che sono ora nelle valutazioni del presidente Berlusconi". Nessuna preclusione ad eventuali alleanze, però, ma fiducia nelle scelte del Cavaliere.  "Ci affidiamo - sottolinea Maroni - alla sua saggezza, alla sua abilità, e alla ripresa dopo la chiusura delle feste natalizie si farà il punto". NESSUN RISCHIO - Il ministro leghista ribadisce però la posizione di tutto il Carroccio: le elezioni anticipate "non è un rischio ma una possibilità.  Si possono fare rapidamente, senza però compromettere, ovviamente, l'iter dei decreti legislativi di attuazione del federalismo". "Credo - prosegue Maroni - che in democrazia non si deve avere paura delle elezioni. Meglio le elezioni che portano in poche settimane alla formazione di un nuovo parlamento e di un nuovo governo, con una maggioranza ampia e solida, che continuare a traccheggiare e fare la fine del governo Prodi". BOSSI: "NO A UDC" - Parla anche il ministro per le Riforme Umberto Bossi, che chiude all'Udc: "Io l'ho già provato al Governo, c'era Follini: basta, non riuscivamo a fare niente". Il Senatùr è chiaro nel dire no al partito di Casini: "Il problema è: un governo se resta in carica, lo fa per fare dei cambiamenti e delle leggi". Pertanto, secondo lui, gli unici cambiamenti possibili passano per il voto, perché "il popolo è quello che ha il potere in democrazia". Alla domanda se con l'Udc questi cambiamenti sarebbero possibili, Bossi ha risposto con una risata. Quindi il fondatore del Carroccio ha parlato dei suoi rapporti con Gianfranco Fini: "Lo dovete chiedere a Berlusconi, io non ho mai litigato con lui", ha detto.

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