Uccise il suocero nel Varesotto: ergastolo
L'omicidio nel 2009 a Busto Arsizio: condannata in primo grado Daniela Craici, 20 anni al figlio complice
È stata condannata all'ergastolo Daniela Craici, la donna di 43 anni accusata di aver trucidato il suocero Giuseppe Sporchia il 27 settembre del 2009 e di aver ferito gravemente la moglie di lui, Bambina Berra a Borsano, frazione di Busto Arsizio (Varese). Accordati 20 anni di detenzione al figlio, Christian Palatella, e 16 anni all'amico Luca Modena, anch'essi accusati dell'omicidio. A emanare la sentenza, che ha convalidato le richieste di pena avanzate dal pm Silvia Isidori, è stato il giudice del Tribunale di Busto Arsizio Alessandro Chionna, al termine dell'udienza che si è celebrata con rito abbreviato. I tre imputati, oggi presenti in aula, assalirono Sporchia, 60 anni, e la moglie, a causa di rancori e dissidi per ragioni economiche fra i due gruppi familiari, che vivevano nella stessa villetta. Daniela, sposata con il figlio della vittima, e il figlio Christian, 20 anni, nato da una precedente relazione, avrebbero premeditato il delitto coinvolgendo anche l'amico 25enne Luca Modena. Sarebbe stato proprio Christian a uccidere il nonno acquisito a colpi di ascia e di bastone, mentre la madre teneva occupata in un'altra stanza Bambina Berra. Poi i tre si sono accaniti contro la donna, che si è salvata solo perché venne creduta morta. "Sono soddisfatto di questa sentenza, per fortuna è stata fatta giustizia", ha commentato Daniele Sporchia, il figlio della vittima. I legali dei tre imputati, che avevano chiesto pene più leggere, si preparano invece a presentare ricorso in Corte d'Appello.