Cav: "Crisi da irresponsabili. Fini: "Silvio perde pezzi"
Berlusconi: "Rischio prima Repubblica". Ironico il futurista: "Dov'è complotto comunisti?"
Silvio tira dritto. Il governo, punto per punto, continuerà ad attuare il suo programma: niente voto e nessuna sfiducia. Lo ribadisce ancora una volta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che si dice "deciso ad andare avanti: sono convinto di avere la maggioranza il 14 dicembre". RISCHIO PRIMA REPUBBLICA - Il Cavaliere ripete che è "da irresponsabili aprire una cirsi di governo: siamo convinti di avere con noi la maggioranza degli italiani, quegli italiani che vogliono restare liberi". Il premier sottolinea poi i rischi di tornare all'instabilità che caratterizzava la Prima Repubblica, in cui "vi ricordo, i governi duravano in media meno di un anno". TERZO POLO A SINISTRA - Il momento è particolare, la crisi economica delicata, e spiega Silvio "il rating dell'Italia dipende dalla stabilità". Anche per queste ragioni "l'ambizione del Terzo Polo è chiara: è quella di cambiare la legge elettorale per innalzare al 45% il tetto di consensi che si deve avere per far scattare il premio di maggioranza". Obiettivo, quello di prendere "il privilegio di essere arbitro di decidere se allearsi con centrodestra e centrosinistra". EMERGENZA RIFIUTI - Il premier Berlusconi è poi tornato sull'emergenza rifiuti, esprimendo la "certezza che nel giro di qualche giorno Napoli ritornerà ad essere pulita". Dopo l'incontro con il prefetto del capoluogo campano avvenuto a Palazzo Chigi, il Cavaliere ha deciso di riprendre direttamente la gestione dell'emergenza rifiuti per risolverla. "Dovevo essere a Napoli, ma impegni mi hanno trattenuto a Roma dove è in corso una riunione sull'emergenza", aveva spiegato Berlusconi. "Credo che siamo in grado di poter riportare Napoli al suo doveroso splendore nel giro di qualche giorno". FINI, "SILVIO PERDE PEZZI" - Quelli che hanno presentato la mozione di sfiducia al Governo, ha sottolineato Gianfranco Fini intervenendo alla convention di Fli a Lanciano (Chieti), "sono uomini e donne che da dieci, quindici anni collaborano lealmente con Berlusconi. Dunque - si chiede ironicamente - dov'è il complotto dei comunisti?". Il leader dei futuristi ha poi proseguito: "Mi auguro che chi ha responsabilità politiche capisca finalmente che l'Italia ha bisogno di un governo che governi, che sciolga nodi e che indichi la strada. Se anche per due raffreddori, un mal di pancia o un deputato che cade dalle scale e non viene a votare la sfiducia non dovesse passare per il rotto della cuffia, il giorno dopo che succederebbe? Si può governare il Paese senza una maggioranza sicura?". Fini poi conclude il suo intervento dicendo: "Berlusconi non si è mai chiesto perchè perde pezzi. Chi lo conosce capisce che per lui governare vuol dire comandare. Per questo lo abbandona". FINI: "ALL'AQUILA VOGLIA DI STRAFARE" - Il Presidente della Camera ha poi parlato del post terremoto all'Aquila e ha affermato: "C'è stata voglia di strafare sostenendo di aver fatto questo e quello, che tutto va bene e lui è il migliore del mondo. Si è lavorato bene quando tutti i terremotati hanno avuto un alloggio in muratura. Questo poteva essere fatto, e così è stato. Ma la ricostruzione del centro storico è un'altra cosa. Gli aquilani sono gente seria - ha rimarcato Fini - e sanno che per ricostruire la loro città, che ha secoli di storia, occorrono non meno di 10-15 anni. Questo è inevitabile. Creare aspettative esagerate è stato un boomerang". Fini ha poi parlato di tasse: "Chi crede che da qui alla fine della legislatura si potranno tagliare le imposte per le famiglie e per le imprese evidentemente crede a Babbo Natale".