Yara, una traccia porta al paese vicino
Ricerce nel bergamasco per ritrovare Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa venerdì
Sono riprese questa mattina, per il quarto giorno consecutivo, le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne bergamasca scomparsa venerdì pomeriggio da Brembate Sopra (Bergamo). Decine di persone, tra carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e volontari, battono la zona. Gli inquirenti si aggrappano al percorso che i cani hanno fiutato lunedì pomeriggio, partendo dall'interno della palestra del centro sportivo, dove Yara è stata vista l'ultima volta venerdì intornoa alle 18, appena uscita dagli allenamenti di ginnastica ritmica. La tredicenne potrebbe essere uscita dalla struttura da una porta d'emergenza ed essersi diretta, ancora non si sa se volontariamente oppure a forza, verso la strada che porta a Mapello (Bergamo), nella direzione opposta alla sua abitazione. L'ultimo suo sms risale alle 18.44; cinque minuti più tardi il cellulare della ragazzina si è spento e da allora di lei si sono perse le tracce. Un giovane di 19 anni interrogato dagli inquirenti aveva sostenuto di averla vista verso le 18.45 a poche decine di metri dalla sua abitazione insieme a due uomini, vicino a una Citroen rossa con le quattro frecce in funzione. Ma per i carabinieri si è inventato tutto e lo hanno denunciato a piede libero. Al momento della scomparsa, Yara indossava un paio di fuseaux e un giubbino di colore nero. Subito su Facebook è nato un gruppo per trovare la ragazza, al quale hanno già aderito oltre 5.000 persone. Un altro gruppo, invece, accomuna la vicenda a quella di Avetrana: "Yara Gambirasio e Sarah Scazzi, difediamo i fanciulli dai lupi". All'appello per ritrovare la ragazza si uniscono le atlete della Nazionale di Ginnastica Ritmica, che attraverso il sito della Federazione incitando a contribuire alla ricerca della giovane collega: "ogni indizio, anche il più irrilevante, può essere di grande aiuto". Invitiamo i lettori e gli utenti di Libero-news.it a comunicare qualsiasi notizia utile alle indagini agli inquirenti o via mail a [email protected]