Rifiuti, allarme Ue: "Come due anni fa"
Il commissario: "A Napoli la situazione non è cambiata molto". Napolitano: "Mai arrivato il dl del governo"
"Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata". A lanciare l'allarme è il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, a Napoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti. La Bucella poi spieta: "Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l'Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe. Gli ispettori hanno però ribadito che questa volta non si accontenteranno solo della presentazione del piano ma vogliono che sia implementato". Dal Quirinale - A mettere sul "chi va là" il governo è anche il presidente della Reupubblica, Giorgio Napolitano, che in una nota dichiara: "La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima né dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo". "Il Capo dello Stato - prosegue la nota del Quirinale - si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso". Il decreto legge per l'emergenza rifiuti era stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 novembre. Il testo varava "misure volte ad accelerare la realizzazione di termovalorizzatori" in Campania, attribuendo al presidente della Regione Stefano Caldoro (Pdl) "poteri commissariali". Il decreto contiene anche "la cancellazione delle discariche di Terzigno-Cava Vitiello, Andretta, Serre-Valle della Masseria",al centro di disagi, scontri e cortei di protesta nelle ultime settimane. Riguardo ai lavoratori dei Consorzi in esubero, veniva "autorizzato l'accesso alle procedure di mobilità presso gli impianti provinciali". Sempre secondo il testo del Consiglio dei minist, dovrebbero venir stanziati "fondi a valere sul Fas per la copertura degli oneri per l'impiantistica e le misure di compensazione ambientale".