Renato Zero accusato di evasione fiscale
Il cantautore avrebbe trasferito a Montecarlo almeno due milioni. Il legale: "E' estraneo"
Evasione fiscale di due milioni di euro: è questa l'accusa nei confronti di Renato Fiacchini, in arte Renato Zero. Il pm napoletano Vincenzo Piscitelli avrebbe spedito mercoledì un avviso di conclusione delle indagini preliminari al cantautore romano. Lo scrive oggi "Repubblica", secondo cui il magistrato ipotizza i reati di utilizzo di fatture per prestazioni "inesistenti" e trasferimento fraudolento di valori all'estero su un conto corrente presso una banca di Montecarlo. Il quotidiano scrive che la posizione fiscale dell'autore di "Mi vendo" era stata regolarizzata, ma ora c'è "l'indagine penale che rappresenta un capitolo di una più complessa e articolata inchiesta della Procura di Napoli, aperta sulle attività e ai clienti della commercialista napoletana Stefania Tucci, già moglie di Gianni De Michelis, già condannata in primo grado a tre anni per truffa a conclusione di un diverso procedimento". Il professor Bruno Assumma, legale di Renato Zero, ha precisato che il suo assistito è "assolutamente estraneo" all'evasione fiscale. "Le operazioni oggetto di contestazione sono avvenute su iniziativa di un consulente di Renato dell'epoca, che ha operato in via autonoma tramite la dottoressa Stefania Tucci che la procura della Repubblica di Napoli considera l'artefice di queste operazioni. Renato non ha mai conosciuto tale dottoressa e quindi non ha mai concordato nulla con lei".