In arrivo aiuti miliardari per Irlanda e Portogallo
La Bce è pronta a "versarne" tra 50 e 90
Cresce la tensione nell'Unione Europea, dove dopo la crisi greca dello scorso maggio la situazione di Irlanda e Portogallo è da allarme rosso. La debolezza del vecchio continente si è tradotta in un altra giornata di ribassi per la moneta unica, tornata a 1,36 rispetto al dollaro (drogato al ribasso dalle manovre di alleggerimento della Fed, la banca centrale Usa). Le pressioni di Dublino sulla Ue per un intervento di salvataggio che allontani il rischio-crac crescono di giorno in giorno. Lunedì mattina il vice presidente della Bce, Victor Constancio, ha ammesso che "ci sono dei contatti in corso", ma ha smentito che il governo irlandese abbia già direttamente chiesto gli aiuti. Secondo l'agenzia Reuters, la cifra al centro della discussione (e che andrebbe attinta dal Fondo-anti) crisi oscilla tra i 50 e i 90 miliardi di euro. Sotto il fuoco degli speculatori, il rischio default cresce anche per Lisbona. Ad ammetterlo è stato il ministro delle Finanze portoghese, Fernando Teixeira dos Santos, che ha sottolineato come l'unione nell'Eurozona aumenti il rischio contagio.