Maltempo, 2 morti nel vicentino. Emergenza a Crotone
I dispersi in Veneto sono 2, Zaia: "Abbiamo bisogno di aiuto". Caos in tutta Italia: stato di emergenza in Liguria, nubifragi a Messina
Il maltempo si è spostato al sud. Proprio nelle regioni meridionali, nelle ultime ore, si segnalano situazioni di allarme: la principale riguarda sicuramente la provincia di Crotone. Strade e case si sono allagate in diversi paesi, e l'acqua in più di un caso ha raggiunto il primo piano delle abitazioni. Venti famiglie sono state soccorse e tratte in salvo dai Vigili del fuoco in città e provincia, soprattutto a Torre Melissa e a Strongoli. Ha piovuto per tutta la notte e i pompieri, i cui turni sono stati raddoppiati in tutta la zona, sono intervenuti in almeno 70 casi: quasi sempre hanno dovuto assorbire l'acqua piovana con motopompe e idrovore. "La situazione sta migliorando così come sembra stia migliorando il tempo, ma stanotte la situazione è stata drammatica", dicono i Vigili del fuoco di Crotone. Inoltre alcune tratte ferroviarie sono state chiuse, così come la statale 106, una delle principali arterie per il traffico calabrese. Sono due i morti per il maltempo che, negli ultimi giorni, ha messo in ginocchio il Veneto. La zona più colpita è sicuramente quella del vicentino, provata da una vera e propria alluvione proseguita per molte ore. Nella provincia si segnalano almeno due morti. Il primo è Giuseppe Spigolon, 75enne di Caldogno, travolto dall'acqua del Bacchiglione mentre si trovava in cantina: i sommozzatori hanno impiegato parecchio tempo per riuscire ad entrare nel locale al piano interrato. Il secondo è il 74enne Mario Menin, di Monticello Conte Otto, morto mentre si trovava vicino a un torrente proprio durante il nubifragio. Il cadavere è stato riportato a riva grazie all'intervento dei sommozzatori dei Vigili del fuoco di Vicenza. L'uomo non aveva con sé alcun documento, quindi è stato identificato solo grazie ad alcuni vicini di casa che l'hanno riconosciuto. Probabilmente la morte è avvenuta per annegamento. Le due vittime vanno ad aggiungersi ai tre morti registrati in Toscana (avevano perso la vita Nara Ricci, 39 anni, insieme al figlio Mattia di 2, e Aldo Manfredi, di 48 anni). Al momento risultano ancora dispersi l'81enne Rino Checchinato, scivolato nel Po tra Guarda Veneta e Polesella, vicino Rovigo, e il 60enne Francesco La Rosa, scomparso nei pressi del torrente Vurmaria, a pochi passi dalla sua abitazione sul porto di Tropea, vicino a Vibo Valentia. Il Veneto, come si diceva, è la probabilmente la regione più colpita dall'ondata di maltempo degli ultimi giorni. Il Governatore Luca Zaia ha lanciato un appello al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al governo e ai parlamentari veneti per sensibilizzarli "sulla necessità che si ottengano i fondi per ristorare i danni subiti in questa emergenza". Nella lettera al Premier, Zaia ha scritto: "In 72 ore straordinarie ed incontrollabili precipitazioni hanno messo in ginocchio l'intera economia regionale, creando pesanti disagi a tutta l'area settentrionale delle penisola". Secondo il Governatore, inoltre, il maltempo degli ultimi giorni è stato peggiore dell'alluvione del 1966. La Liguria ha chiesto lo stato di emergenza. In alcuni tratti vige ancora un allarme per il Po, che potrebbe arrivare con un'ondata di piena. Sarebbero 131 gli sfollati nella zona di Massa, flagellata nei giorni scorsi dalle abbondanti e violente piogge. A Reggio Calabria un'unità di crisi è stata istituita dalla Provincia. Secondo i tecnici, ammontano ad almeno 50 milioni di euro i danni causati dai nubifragi nella provincia di Messina. Numerosi tratti ferroviari, strade, statali e autostrade, in tutta Italia, sono rimaste chiuse per allagamenti o per danni riportati dal manto stradale, talvolta anche in conseguenza ad alcune frane.