Caffeina, un'arma letale
Un 23enne inglese è morto. Un uomo ha ucciso la moglie. Storie di quanto può far male il caffè a sè stessi e agli altri
Overdose da caffè. Strano ma vero. È successo a Michael Lee Bedford, 23 anni, inglese, morto per aver esagerato con l'uso della polvere scura. Durante una festa tra amici ne aveva mangiati vari cucchiaini (quasi come 70 energy drinks) e l'effetto è stato fatale. Probabilmente lo ha fatto per mantenersi bello e pimpante per tutta la durata del party ma gli è andata proprio male. Due mesi fa, negli Stati Uniti, invece, un uomo, accusato di aver ucciso la moglie, si è difeso parlando di intossicazione da caffeina. Il presunto assassino avrebbe detto di aver bevuto troppi energy drinks e di aver preso un numero eccessivo di pillole dimagranti (che spesso contengono questo eccitante).Tutto questo gli ha provocato una instabilità mentale che lo ha portato all'omicidio della donna. Nel mese scorso, alcuni casi di avvelenamento da alcol nei campus universitari statunitensi sono stati attribuiti alla presenza di caffeina in alcuni cocktail. Nella Central Washington University, dieci studenti sono stati portati d'urgenza in ospedale. Gli amministratori dei college e i legali della salute pubblica vogliono vietare bevande alcoliche che contengono l'eccitante del caffè. Chimicamente, la caffeina è un alcaloide naturale presente nel caffè, ma anche nella cioccolata, nel guaranà, nel mate, nella cola e nel tè (per questo chiamata, a volte, teina). È uno stimolante del sistema nervoso centrale e per questo ci tiene svegli. Non bisogna però sottovalutarne le conseguenze. Un uso prolungato può portare a tolleranza oltre che a ulcere ed esofagiti a causa della sua azione sugli acidi gastrici. Il dottor inglese Tony Massey ha precisato che si possono bere fino a tre tazze di caffè al giorno (circa 200 milligrammi di caffeina). Un consumo maggiore può essere pericoloso. Caffè sì, ma nel modo giusto.