Torna l'ora solare, uno studio propone di bandirla
Lancette dell'orologio indietro di 60 minuti. Per gli esperti inglesi meno luce equivarrà a meno sport
Nel fine settimana le lancette dell'orologio tornano indietro di 60 minuti e si passa all'ora solare. Si dormirà un po' di più, ma a partire da domenica il pomeriggio sarà meno illuminato dal sole. Un motivo più che valido, secondo gli esperti del Policy Studies Institute di Londra, per bandire il passaggio all'ora solare. Per gli studiosi britannici meno luce vuol dire meno chance di fare jogging, partite di calcetto o di tennis, toccasana contro le malattie croniche, principale insidia del mondo moderno. Secondo Mayer Hillman e il suo staff, il problema più grande della popolazione occidentale è proprio la sedentarietà: agli adulti, i medici consigliano di fare almeno 30 minuti di attività fisica moderata ogni giorno, ma sono troppo poche le persone che seguono questo dettame. Tanto che le stime prevedono che la metà della popolazione sarà obesa entro il 2050. In base ai calcoli degli studiosi inglesi, non modificare l'orario, apporterebbe "circa 300 ore 'accessibili' per lo sport in più ogni anno per gli adulti e 200 per i bambini". Disturbi da ora solare - Per il professor Massimo Biondi, direttore del Dipartimento di scienze psichiatriche e medicina psicologica dell'università La Sapienza di Roma, un italiano adulto su 6 accuserà qualche disturbo da "accorciamento" delle giornate, una sorta di depressione stagionale. "Una percentuale di popolazione pari al 15% degli adulti proverà un aumento del senso di fatica, irritabilità, aumento di umore nero, mal di testa, difficoltà ad addormentarsi, effetti dovuti ad un passaggio brusco ad una giornata più buia. Non si tratta naturalmente di effetti di rilievo sulla salute - precisa Biondi - infatti sono transitori e rientrano nel giro di tre o quattro giorni in media. La soluzione migliore è dormire di più per qualche giorno. In effetti questi problemi colpiscono di più chi dorme poco rispetto a chi dorme di più e sono dovuti ad un cambio del fotoperiodo, importante per la regolazione dell'umore, ad una modificazione del ritmo sonno-veglia e attività-riposo". Molti italiani sono propensi ad "abolire" l'ora solare, per restare tutto l'anno in regime di ora legale: secondo un sondaggio Codacons, il 50% degli italiani è a favore e il 50% è contrario all'ora legale, ma la maggioranza si dice comunque favorevole a mantenerla evitando lo spostamento delle lancette due volte l'anno, e tutti i piccoli conseguenti disturbi del sonno. A cui fa fronte però un risparmio energetico stimato da Terna in mezzo miliardo di euro.