Case popolari: ricorso dei rom contro Moratti-Maroni
E' stato presentato al tribunale di Milano per la questione "alloggi Aler"
Una decina di Rom hanno presentato un ricorso, in sede civile, contro il sindaco di Milano Letizia Moratti, il prefetto Gian Valerio Lombardi e il ministro dell'Interno Roberto Maroni. I nomadi, del campo milanese di via Triboniano (che dovrebbe essere sgomberato nei prossimi giorni), contestano il fatto che non gli sono ancora state assegnate le case popolari in adempimento a quei "progetti di autonomia abitativa" che erano stati prima sottoscritti dall'amministrazione comunale e dalla Prefettura e poi congelati. Gli avvocati, che hanno presentato il ricorso al Tribunale di Milano, fanno riferimento all'accordo sottoscritto dal Comune e dalla Prefettura, con cui erano state individuate le famiglie rom destinatarie degli alloggi Aler. Nel ricorso presentato, vengono riprese le parole pronunciate dal Ministro Maroni il 27 settembre: "Maroni affermò che i ricorrenti non avrebbero potuto acquisire gli alloggi indicati nei rispettivi progetti, bensì altri, che sarebbero stati reperiti facendo leva sul gran cuore di Milano"." A un mese da quelle affermazioni, si legge nel ricorso, i nomadi "non hanno potuto fare ingresso negli alloggi loro assegnati" e il Prefetto "non ha più convocato alcun abitante del campo di via Triboniano per la sottoscrizione dei progetti di autonomia". Nel frattempo, proseguono i legali, "amministratori e politici hanno ripetutamente dichiarato alla stampa che ai Rom non sarebbe mai stata data alcuna casa popolare".