Report, Romani: "Puntata odiosa". Ma Garimberti difende il programma
La Gabanelli manda in onda un'inchiesta senza contraddittorio sull'acquisto di quattro acri del Nonsuch Bay da parte del premier Silvio Berlusconi. Ghedini: "Notizie diffamatorie"
Chi di casa ferisce, di casa... Dando il là a una controffensiva "edilizia" al Montecarlo-gate in cui è coinvolto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ieri la trasmissione di Rai 3 Report ha cercato di inguaiare Silvio Berlusconi mettendo in luce le proprietà del premier ad Antigua. L'inchiesta, che riprende un servizio del 2009 sulla banca Arner, ipotizza un triangolo d'affari tra l'istituto di credito svizzero (in cui il presidente del Consiglio ha dei conti correnti), i bilanci della Flat Point Development e il Cavaliere. In pratica, nel 2007 Silvio Berlusconi avrebbe comprato quattro acri di terreno nella Nonsuch Bay, paradiso terrestre della Antille dove la Flat Point sta progettando un villaggio da mille e una notte. Il costo non è noto, anche se i 29 acri messi a bilancio dalla holding hanno un valore irrisorio di 700 mila euro. Perché un valore così basso, dunque? La conduttrice Milena Gabanelli invita Berlusconi a dare dei chiarimenti con una battuta. "Per mesi abbiamo inseguito una Scavolini, qui le cucine sono Boffi... ben altra classe". Già tutto chiarito - Ma per gli uomini vicini a Berlusconi il caso non esiste, in quanto già nel corso dell'ultima indagine di Report a riguardo il Cavaliere avrebbe chiarito tutto agli organi competenti. Ed è proprio questo l'appunto che l'avvocato del Premier Niccolò Ghedini ha espresso in una nota fatta arrivare alla redazione di Report e letta in onda dalla Gabanelli. "Sbagliato mandare in onda una trasmissione con notizie insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio. Gli articoli che hanno anticipato la trasmissione sono totalmente fuorvianti e palesemente diffamatori, poiché si basano su assunti già dimostratisi insussistenti. Come risulta dagli atti, il presidente Berlusconi ha regolarmente acquistato un terreno in Antigua pagandolo con regolare bonifico e indicandolo nella denuncia dei redditi. Negli anni successivi, con regolari fatture, assistite da stati di avanzamento lavori, bolle di accompagnamento e consegne nonché perizie, sono stati pagati i lavori di costruzioni e arredo con altrettanto regolari bonifici da banca italiana a banca italiana. Tale denaro è stato quindi versato in Italia alla società costruttrice dell'immobile. L'immobile è attualmente intestato a Silvio Berlusconi e non già fantomatiche società offshore. È evidente, quindi, la strumentalità delle ricostruzioni offerte che saranno perseguite nelle sedi opportune. Sarebbe davvero grave se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio". Polemiche - Di fatto le polemiche relative alla puntata, andata regolarmente in onda, non sono sui contenuti dell'indagine, bensì sulle presunte pressioni fatte da Ghedini affinché la Rai bloccasse Report. L'opposizione, infatti, ha parlato apertamente di censura preventiva. Dario Franceschini (Pd) ha giudicato le parole di Ghedini come "una intimidazione arrogante e vergognosa e insieme un altro attacco alla libertà di informazione". Tuona anche Antonio Di Pietro (Idv), sostenendo che "la censura sta diventando lo sport preferito di maggioranza e governo". Il gruppo dell'Italia dei Valori alla Camera ha intanto annunciato un'interpellanza parlamentare sulla vicenda. Il presidente del Copasir Massimo D'Alema accusa: "Berlusconi controlla diverse società off shore ed investe in paradisi fiscali. In un Paese normale il Presidente del Consiglio si dimetterebbe. Noi abbiamo un'anomalia e spero che siano sempre di meno gli italiani che la accettano. Sarebbe bene che Berlusconi se ne andasse". Levata di scudi, invece, da parte del Pdl. Secondo il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani la puntata di "Report" è stata "francamente odiosa, nel senso che si facevano supposizioni basate non su fatti rispetto alle proprietà del presidente del Consiglio, ma facendo riferimenti e accostamenti che non ho assolutamente condiviso". Il Ministro ha poi proseguito affermando: "Non mi è piaciuto come programma giornalistico. 'Report' ha fatto in passato eccellenti programmi, io stesso ho avuto uno scontro durissimo con 'Report', ma ho dato atto loro di aver fatto in quell'occasione una buona informazione. Ieri sera - conclude Romani - hanno però sbagliato in un eccesso di antiberlusconismo e fatto un prodotto giornalisticamente inefficace" "Ghedini sta semplicemente sottolineando l'esigenza di un contraddittorio che, per la stessa natura di servizio pubblico della Rai, dovrebbe realizzarsi sempre e comunque in ogni talk show ed in ogni format televisivo accessibile ai politici", ha sostenuto invece Fabrizio Cicchitto. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti, ha ricordato come "non ci sia niente da dire in quanto tutto è stato chiarito tutto mesi fa. E Alessio Butti, capogruppo Pdl in Vigilanza Rai, mette in discussione la professionalità della Gabanelli. "Ha una sola verità, la sua. Sarà, come sempre, una inchiesta democratica e a senso unico". Il parallelismo secondo i finiani - Secondo Farefuturo, la fondazione vicina a Gianfranco Fini, "il problema più grave non è un parallelismo che nelle proporzioni delle due vicende (quella della casa di Montecarlo di Fini e quella delle case di Antigua, ndr) potrebbe assumere dei contorni oltre che impari, grotteschi. Ma, ancora una volta, la logica dei due pesi e due misure. Perchè quello che è successo (e per fortuna, alla fine, non è successo) a 'Report' è indicativo di un cortocircuito che non riguarda a questo punto solo l'informazione, ma la percezione stessa dell'equilibrio dei poteri nel paese. La richiesta avanzata di una sospensione preventiva è sintomo che c'è più di qualcosa che non va". Gabanelli - La conduttrice Milena Gabanelli, però, non si tira indietro. "Se Niccolò Ghedini ci dice sul serio chi sono i proprietari di quei terreni garantisco che sarà immediatamente invitato, in quel caso gli sarà dedicato tutto lo spazio che merita, il più ampio possibile". In difesa della trasmissione si è espresso anche il presidente della Rai Paolo Garimberti secondo cui politicamente ognuno può esprimere le proprie opinioni ma giornalisticamente non vede "fondati motivi di polemica".