La mamma di Ivan il terribile: "E' il figlio migliore del mondo"
Parla la madre del capo ultrà serbo: "E' un galantuomo". Belgrado chiederà ripetizione match
"Il mio ragazzo è il figlio più tenero e il migliore che ci sia al mondo". Ma è anche il ragazzo che qualche sera fa lanciava fumogeni al "Ferraris" celandosi il volto con un passamontagna. A parlare è la mamma di Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo inquadrato più di una volta dalla tv mentre era in piedi sulla balaustra dello stadio di Genova con i suoi fumogeni in mano. Intervistata dal quotidiano di Belgrado "Alo", la donna - che vive col figlio in un quartiere residenziale della Capitale serba - ha dichiarato: "E' un gentiluomo, un altruista, ha pagato per il fatto di essere una brava persona. Mi ha chiamato ieri - racconta Fanika Bogdanov - abbiamo parlato brevemente e mi ha detto che sta bene. Cercate di capire, sto male quando leggo tutto quello che si sta scrivendo su mio figlio". Anche i vicini di casa sembrano parlare di un'altra persona, non certamente del tifoso più agguerrito e pericoloso della Nazionale serba. "Lo conosco da quando ancora non camminava, è sempre stato un bravo ragazzo", ha detto un vicino. Un altro dà la colpa alla vicenda, che "l'ha rovinato: sono state scritte su di lui cose neanche su Bin Laden". Un amico di Ivan "il terribile" accusa addirittura l'Italia: "I serbi sono un popolo che ama la libertà. Se gli italiani sono abituati a stare in una gabbia noi non lo siamo, quindi è normale che Ivan abbia tagliato i fili", ha affermato. La Federazione di calcio serba, intanto, accusa il nostro Paese per gli incidenti di Genova: secondo Belgrado, gli italiani dovevano mostrare un atteggiamento più responsabile verso l'ordine pubblico nei pressi dello stadio. Proprio per questo, il presidente della Federcalcio serba Tomislav Karadzic ha dichiarato di voler incontrare "il presidente dell'Uefa Michel Platini il 18 ottobre per chiedere la ripetizione della gara". La risposta della Figc è giunta, poche ore dopo, all'insegna della pacatezza: "Attendiamo con serenità gli sviluppi dell'iter disciplinare in corso presso la Uefa", si legge in una nota ufficiale.