La Scientifica: "I documenti di Ciancimino sono autentici"
Restano dubbi sui pizzini. Il generale Mori, imputato per favoreggiamento, aveva accusato di contraffazione il figlio di "don Vito"
I documenti presentati da Massimo Ciancimino sono autentici. Lo ha assicurato il capo del gabinetto della polizia scientifica di Roma, Piero Angeloni, chiamato oggi a deporre nel processo a carico del generale Mario Mori. Era stato proprio l'ex comandante dei Ros, imputato insieme al colonnello Obinu per favoreggiamento alla mafia, a sollevare i dubbi sull'autenticità dei documenti. La polizia scientifica ha però assicurato che, stando ai rilievi scientifici, le lettere firmate dall'ex sindaco di Palermo, don Vito, sono vere e di epoca compatibile con quanto riferito dal superteste dell'inchiesta sulla trattativa Stato-Cosa Nostra. I pizzini - Secondo i consulenti del pm Nino Di Matteo citati in aula, nei documenti non ci sono alterazioni e manipolazioni evidenti. I grafici e grafologici avvertono però che manca la certezza di alcuni riferimenti, poiché il materiale è in gran parte in fotocopia. Restano i dubbi anche sui "pizzini" attribuiti a Bernanrdo Provenzano: fisici e chimici hanno rilevato che i sette biglietti sono stati realizzati con una stessa macchina da scrivere. Rispondendo al presidente del tribunale Mario Fontana, uno dei consulenti ha spiegato che, essendo stati scritti a distanza di tempo con un'unica macchina da scrivere, si dovrebbe notare qualche differenza. tra il piu recente e il più vecchio. Massimo Ciancimino sostiene che i pizzini siano stati scritti tra il 1992 e il 2001. Eppure non emerge tra di loro differenza alcuna dovuta all'usura e al trascorrere del tempo.