Fini con Berlusconi: "Non credo nelle elezioni"
Il Presidente della Camera a tutto campo in un'intervista rilasciata a Sandro Ruotolo: "Sì alla privatizzazione della Rai"
Gianfranco Fini a tutto campo in un'intervista esclusiva rilasciata a Sandro Ruotolo per "Annozero". Il Presidente della Camera ha assicurato che non intende dimettersi ed esclude la possibilità di elezioni anticipate in primavera: "Berlusconi ha detto che ha la chiave interpretativa di Bossi: vediamo se quella chiave apre la porta e la legislatura va avanti. Dopo le sue parole - aggiunge Fini - il Premier ora ha il dovere di dimostrare che vuole governare". Ma, in caso di crisi, "la risposta è nella Costituzione": bisognerà, dunque, "verificare se c'è un'altra maggioranza. Lo stesso Berlusconi, in maniera un pò candida, l'ha detto ieri nella conferenza stampa". Dopo la nascita del suo nuovo partito Futuro e Libertà, (definito "un movimento d'opinione"), Fini ha dichiarato di poter attirare non solo gli ex elettori di Alleanza Nazionale, ora fuoriusciti dal Popolo della Libertà, ma anche molti simpatizzanti per la sinistra. Quindi ha affermato: "Oggi la maggioranza non è più un patto tra Pdl e Lega: la famosa terza gamba che qualcuno ha esorcizzato fino all'ultimo si è di fatto costituita. Anzi, pure la quarta, visto che c'è l'Mpa. Da oggi - prosegue Fini - non dovranno solo presentare proposte, ma sarà necessario concordarle". Sulle possibili alleanze Fini ha affermato: "Rutelli e Casini? Lo chieda a loro. Non è un mistero che con loro su alcune questioni di metodo generale abbiamo valutazioni comuni: cerchiamo di unire e non dividere e abbiamo il massimo apprezzamento delle istituzioni". Il leader di Montecitorio torna sulla vicenda della casa di Montecarlo: "Io sono il primo a voler sapere la verità dato che sono stato colpito da questa vicenda sia in termini familiari, che politici. Altro che accanimento e libertà di informazione. Io ho il diritto più di ogni altro di conoscere la verità, anche per sapere se sono state favorite alcune azioni di informazione, come ad esempio il via vai di faccendieri. Ma - continua - il tempo è sempre galantuomo e io non strillo quando qualcuno indaga, a differenza di altri. Sono da 30 anni in Parlamento - prosegue Fini - e non sono mai stato sfiorato dal più piccolo sospetto, nè mai indagato. Mi hanno radiografato ed è stato auspicato per me il 'metodo Boffo'. Ma la verità - conclude con una citazione biblica - è che questa vicenda assume toni da comicità involontaria: invece di vedere le tante travi negli occhi, si è andati a vedere la pagliuzza nell'occhio..." Da parte del Presidente della Camera giunge anche un commento circa la commissione d'inchiesta contro i giudici richiesta nei giorni scorsi da Silvio Berlusconi: "Credo sia stata una proposta comprensibile in un comizio, ma rapidamente archiviata. Sarebbe un vero guazzabuglio", ha detto ai microfoni di Ruotolo. Fini dice la sua anche sul conflitto di interessi: "E' sicuramente un problema vero, c'è una concentrazione, ma non è un problema di oggi. E anche la sinistra ha fatto poco...", ha affermato. Sul Lodo Alfano, invece, il Presidente di Montecitorio si mostra d'accordo con il Premier: "Non lo considero lesivo nè della Costituzione nè dei cittadini, nè polemico verso la magistratura. Non ho nulla da obiettare". Circa il federalismo, invece, si è detto "curioso di vedere nel merito il decreto attuativo, perchè il diavolo è nel dettaglio. Può essere il rilancio del Mezzogiorno o la tomba per il Sud". Sull'accusa, mossa da molti esponenti della maggioranza, di fare politica nonostante il suo incarico a Montecitorio, Fini si è difeso dicendo: "In passato ci sono stati Presidenti della Camera che hanno fatto politica, come Spadolini. Non credo ci sarà nulla di male se lo farò anch'io". "Fuori i partiti dalla Rai, è arrivato il momento di privatizzare l'azienda". Ad avanzare la proposta è il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervistato dal giornalista Sandro Ruotolo per Annozero. Fini non esclude iniziative parlamentari di Futuro e libertà in merito alla privatizzazione della tv pubblica. La trasmissione condotta da Michele Santoro andrà in onda stasera, ma già emergono le prime anticipazioni sull'intervista esclusiva rilasciata dal fondatore di Fli nel suo studio. L'ex leader di An parlerà del nuovo partito e di diversi temi di attualità politica tra i quali la legge elettorale, l'ipotesi di governi tecnici, la riforma della giustizia, il federalismo e il caso dell'immobile di Montecarlo. Francesco Storace Segretario Nazionale de La Destra ha ironizzato: "Fuori i partiti dalla Rai detto da Fini è fantastico. Ci auguriamo che comincino a starne fuori anche i cognati". E il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: "Mi permetto di aggiungere via anche le suocere". La replica dell'Usigrai - L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, non concorda con il presidente della Camera: "Non sono i privati l'alternativa all'attuale malgoverno aziendale", dice il segretario nazionale Carlo Verna. "Sentiremo con attenzione l'intervista del presidente Fini ad Annozero. Stando alle anticipazioni dobbiamo marcare per metà un forte consenso quando chiede perentoriamente di portare fuori dalla Rai i partiti; dall'altra metà un chiaro dissenso nel momento in cui ritiene che l'Italia debba essere l'unico paese di consolidata tradizione europea a mettere il servizio pubblico radiotelevisivo in mano ai privati".