Ecuador, morti per salvare presidente
Agenti in rivolta hanno sequestrato il Premier ricoverato in ospedale.Due agenti hanno perso la vita per liberarlo, 37 feriti
Si alza la temperatura in Ecuador. Il presidente Rafael Correa, che si era presentato sul luogo della protesta nel tentativo di dialogare con i manifestanti, è stato lievemente ferito. Ricoverato in uno ospedale della polizia, è stato sequestrato da agenti in rivolta. Duo uomini sono morti e 37 persone sono rimaste ferite nel blitz dell'esercito per liberarlo. l portavoce della Croce rossa, Fernando Gandarillas aggiunge che almeno 50 sono invece i feriti negli scontri avvenuti ieri tra la polizia e i sostenitori di Correa che tentavano di avvicinarsi all'ospedale. La protesta dei poliziotti e dei militari del Paese è contro il governo che minaccia di togliere tutti i loro privilegi economici. Il 29 settembre era stata approvata una legge che aboliva gli incentivi professionali. In pratica, la normativa, dovrebbe limitare fortemente l'emissione di bonus e riconoscimenti per gli agenti che fanno carriera e ottengono promozioni. In più, aumenterebbe l'intervallo minimo necessario per la promozione al grado superiore, che passerebbe da cinque a sette anni. Una prospettiva che ha scatenato lo sdegno e la rabbia di una delle caste più forti, numerose e influenti del Paese: quella dei militari. Oltre un centinaio di manifestanti ieri hanno bloccato una pista dell'aeroporto della capitale, Quito, e l'autostrada di accesso allo scalo della capitale. Il premier aveva ripetuto: "Non farò alcun passo indietro: se volete occupare le caserme, se volete lasciare i cittadini indifesi, se volete tradire la vostra missione, fatelo, se volete tradire la patria, fatelo, ma questo Presidente non cederà". La denuncia di Madrid - Il governo spagnolo ha denunciato "un tentativo di golpe" in atto in Ecuador e condanna "fermamente qualsiasi rottura della legalità costituzionale e reitera il suo appoggio al governo legittimo e alle istituzioni democratiche del Paese".