La cucina di Fini? Sorpresa, è a Montecarlo
Dal progetto tutto coincide: è proprio identica a quella che la coppia Fini-Tulliani ha acquistato dal mobilificio a Roma
Quei 70 metri quadrati di Boulevard Princesse Charlotte 14, a Montecarlo, diventati il caso dell'estate, finalmente apre le sue porte. Peccato che Giancarlo Tulliani non ci sia a fare gli onori di casa. Anzi se ne è andato da quell'appartamento diventato, probabilmente, un po' troppo scomodo. Forse ci si aspettavano grandi cose da quei muri, ma in realtà all'interno sembra tutto un po' monotematico. Domina il colore bianco: divani, porte, pareti così come mostrato dal programma Matrix e oggi da Il Giornale. Ma a colpire è soprattutto la cucina. E a guardarla bene sembra proprio quella Scavolini comprata a Roma nel mobilificio Castellucci con un contratto d'acquisto intestato a Tulliani. Davide Russo, uno dei dipendenti del negozio che aveva supervisionato il progetto, aveva dichiarato che aveva visto il presidente della Camera e la Tulliani lavorare con altri dipendenti e visionare preventivi e progetti. Insomma le visite al negozio non erano certo un segreto. Dunque il mobilificio non ha smentito la vendita solo nell'ordine di acquisto non era specificata la destinazione dell'acquisto. Ma oggi queste foto degli interni dell'appartamento sicuramente mettono un importante tassello del puzzle per arrivare alla soluzione del giallo dell'acquisto e del trasporto dei mobili. Anche se sono troppe, fino a oggi, le coincidenze: infatti la cucina è la stessa di quella comprata nella capitale da Elisabetta e Gianfranco. Senza contare poi la disposizione: esattamente come da progetto. Anche Russo intervistato da Il Giornale ha affermato: «Le somiglianze sono impressionanti. Non so se la cucina è quella di cui si è occupato il mobilificio, noto però che tutto corrisponde perfettamente: dal modello ai colori, dagli accessori alle misure». Comunque basta guardare la piantina dell'appartamento per vedere confermate molte deduzioni. Si tratta di capire se sono coincidenze. Di certo il giallo si infittisce e le risposte tardano ad arrivare. Infatti Fini dopo il suo silenzio, divulga un comunicato a metà estate in cui diceva di non sapere che il cognato fosse diventato inquilino della casa. Poi le vicende sono proseguite fino a videomessaggio di sabato, pubblicato online dai siti di Fli - Generazione Italia, il Secolo d'Italia e Libertiamo, a seguito della pubblicazione di alcune carte da parte di Saint Lucia che indicata proprio Tulliani come proprietario dell'appartamento. Ma ancora una volta c'è poca chiarezza. L'ex di An ammette di aver peccato di ingenuità ma ha anche la coscienza a posto. Ancora una volta ha ribadito la necessità di aspettare l'esito delle indagini della magistratura: a quel punto "se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a dimettermi". Dunque ancora una linea di estraneità dei fatti e ingenuità. Vera o finta che sia. Però il dubbio resta anche perché Fini era a Roma a comprare la cucina insieme alla compagna.