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Sarah Scazzi, un mese dalla sua scomparsa

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In queste settimane non sono mancati gli appelli, l'impegno delle forze dell'ordine e la disperazione dei genitori. E poi tracce: tutte risolte in un nulla

Tatiana Necchi
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Ricerche a tappeto. Appelli e mobilitazioni. A un solo giorno di distanza che segna il mese della scomparsa di Sarah Scazzi ancora non si hanno notizie. La 15enne era scomparsa lo scorso 26 agosto da Avetrana in provincia di Taranto. È uscita di casa, in Vico II Verdi, per andare al mare con la cugina che abita a pochi metri di distanza da lei.  Un percorso che richiede poco più di 10 minuti. Ma lì non risulta mai esserci arrivata. Le sue tracce si perdono nel nulla. Un mistero a cui la famiglia della ragazza non sa trovare un perché. «Un mese di angoscia – racconta Concetta Serrano Spagnolo la mamma di Sarah - senza nessuna novità. Ora stiamo raccogliendo le firme, ad Avetrana ma anche nei comuni vicini e presto anche nelle altre province pugliesi, per una petizione popolare. Al momento siamo a oltre 700 adesioni. Chiediamo che le ricerche vadano avanti con l'invio di più uomini e mezzi specializzati. Mia figlia non può essere sparita nel nulla». Una storia questa che la accomuna a quella di altre madri che hanno visto sparire nel nulla senza avere più notizie: «Mi hanno chiamato in tante - aggiunge Concetta - la madre di Denise Pipitone, di Angela Celentano e anche quella di Elisa Claps e tutte mi hanno incoraggiato a non mollare, a non ascoltare le cattiverie e a non spegnere mai la speranza». Sin dal primo giorno la madre della 15enne è convinta che quello di Sarah non sia stato un allontanamento volontario: «L'hanno portata via contro il suo volere. Ora non cè più tempo da perdere, bisogna muoversi con urgenza». La mamma si è rivolta anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale ha risposto: "Ho ricevuto la vostra toccante lettera e comprendo la profonda angoscia in cui state vivendo da tanti giorni nella trepidante attesa di notizie posso assicurarvi che è già in atto e continuerà a essere profuso il massimo impegno investigativo e operativo nella ricerca di Sara". Intanto poche settimane fa è morto il nonno materno della ragazzina che era accudito da una badante rumena sulla quale tra le tante ipotesi si erano incentrati alcuni sospetti. Tutti caduti nel nulla come quelli relativi ad alcuni amici su Facebook, ogni pista è sembrata svanire in breve tempo, mentre gli investigatori non hanno rinunciato a verificare alcuna ipotesi, purtroppo senza ottenere sinora una risposta. La famiglia ha anche incaricato alcuni investigatori privati che mercoledì prossimo dovrebbero incontrare il procuratore della Repubblica di Taranto Franco Sebastio e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero che stanno seguendo le indagini. L'associazione Penelope, che riunisce familiari e amici di persone scomparse, ha sollecitato una risposta sulle proiezioni dei satelliti militari per capire se le immagini satellitari possano fornire spiegazioni sulla sparizione della 15cenne. La richiesta era già stata fatta un paio di settimane fa dalla vicepresidente nazionale e presidente di Penelope Puglia, Annalisa Loconsole, che oggi «rinnova la propria vicinanza alla famiglia Scazzi e con forza chiede la verità sulla scomparsa di Sarah».

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