Rifiuti a Napoli, continuano le tensioni
Anche ieri sera si sono svolte manifestazioni di protesta contro la possibile apertura di una nuova discarica
Ancora emergenza rifiuti a Napoli e un'altra notte di forti tensioni, per fortuna senza scontri. Il fatto è successo vicino a Terzigno dove anche ieri sera si sono svolte delle manifestazioni di protesta contro la possibile apertura di un nuovo sito di smaltimenti rifiuti. Per diverse ore i cittadini e el forze dell'ordine si sono fronteggiati anche se in un clima difficile. Verso le 4,30 i camion in attesa al casello autostradale di Palma Campania, hanno avuto il via libera. Così scortati dalla polizia si sono diretti alla discarica di Terzigno già aperta: un centinaio di mezzi hanno potuto raggiungere il sito per sversare l'immondizia. A smorzare le tensioni, forse, è stata anche la pioggia incessante che si è abbattuta nella zona vesuviana. Il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, ha ordinato ai sindaci di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli e Terzigno, Domenico Auricchio, di consentire la circolazione sui loro territorio degli autocompattatori dei comuni della provincia di Napoli diretti alla discarica di località Pozzelle, nel comune di Terzigno. Il provvedimento è stato adottato proprio in risposta alle ordinanze dei primi cittadini che avevano vietato il transito per il sito nelle ore serali e notturne. Come sottolinea la nota del Prefetto, la misura era stata adottata ''per motivi di igienico sanitari, di ordine pubblico e a salvaguardia della pubblica incolumità in quanto il passaggio dei camion non solo provocherebbe gravissimi disagi alla popolazione, ma causerebbe vibrate proteste per le strade cittadine''. De Martino cita la nota del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, che chiede di ''tenere conto della assoluta esigenza di procedere al conferimento dei rifiuti della provincia di Napoli'' e ha rappresentato che ''non può prescindersi dalla utilizzazione della discarica sita in località Pozzelle a Terzigno e che non vi sono soluzioni alternative per il conferimento dei rifiuti''. Secondo il prefetto ''a oggi non risultano in alcun modo documentate né i gravissimi danni, né le precarie situazioni igienico sanitarie invocati''. Il divieto di transito disposto ''è causa di interruzione di un servizio pubblico essenziale per la salvaguardia dell'igiene e della salute pubblica dei cittadini''. A fronte delle motivazioni indicate dai sindaci ''proprio il protrarsi della situazione del divieto di circolazione, come quella venutasi a creare, è causa di pericolo per la salute pubblica ben maggiore, in quanto determina il mancato smaltimento dei rifiuti in discarica e il conseguente loro abbandono sulle strade della provincia con ricadute negative sull'ordine e la sicurezza pubblica nell'intera provincia''. La scorsa notte, invece, la situazione era stata meno calma. I manifestanti, opponendosi alla realizzazione di una seconda discarica, si sono scontrati con la polizia, danneggiando anche i camion, due sono stati dati alle fiamme, e colpendo un agente con sasso.