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Hitler sui manifesti di Cattelan, il Comune di Milano li blocca

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La comunità ebraica: "Messaggio inopportuno". Le opere dell'artista veneto a Palazzo Reale dal 24 settembre

Eleonora Crisafulli
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Ancora una volta scoppia la polemica sulle opere dell'artista Maurizio Cattelan. Dopo il Papa abbattuto da un meteorite e un dito medio alzato esposto in Piazza Affari, ora è Hitler a scandalizzare e provocare immediate reazioni. Il Comune di Milano, infatti, non ha gradito l'immagine del Furer in ginocchio che campeggia sui manifesti della Mostra che aprirà i battenti il 24 settembre. Secondo indiscrezioni, sarebbe stato l'assessore all'Arredo urbano Maurizio Cadeo ad esprimere perplessità facendo notare che "la libertà espressiva non può offendere la sensibilità delle persone". I manifesti quindi non potranno essere affissi. D'altra parte le proteste della comunità ebraica di Milano non si sono fatte attendere, anche perché il Comune aveva promesso che i proventi della retrospettiva sarebbero stati utilizzati per finanziare il Memoriale della Shoah alla Stazione Centrale. Il presidente Roberto Jarach ha bollato l'immagine come un "messaggio inopportuno". Estetica ed etica - Per l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, le critiche estetiche dovrebbero prescindere dall'etica: "Osservo, purtroppo, che le valutazioni sul manifesto artistico di Cattelan si stanno spostando sul terreno storico e politico. Ne prendo atto. Se questo è il punto di vista prevalente come assessore non posso non accogliere la posizione dei rappresentanti della comunità ebraica e quindi la loro perplessità sull'utilizzo del manifesto in uno spazio pubblico. Naturalmente, trovo infelice la contrapposizione tra valutazione etica ed estetica".

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