Paura a Parigi per due falsi allarme bomba
Dopo due telefonate anonime, sono state evacuate la stazione di Saint-Michel e la Tour Eiffel
Proprio nel giorno in cui il Parlamento francese ha adottato in via definitiva la norma per il divieto del burqa nei luoghi pubblici, Parigi ha tremato per la minaccia di bombe: una al monumento della Tour Eiffel e l'altra nella stazione di Saint-Michel, proprio nel cuore della capitale francese e la stessa già colpita nel 1995. L'allarme a uno dei più famosi monumenti di Parigi, rientrato attorno alle 23,30 dopo tre ore di tensione, è scattato poco prima delle 21 a seguito di una telefonata anonima. Immediatamente è scattata l'evacuazione, di circa 2mila persone, del monumento e dell'area adiacente alla torre, del Champ de Mars. Le persone sono state raggruppate lungo il fiume Senna e successivamente la polizia ha eretto dei perimetri di sicurezza attorno a tutta la zona. Sul posto sono stati dispiegati circa 150 uomini tra agenti, militari, e unità speciali. "Unità specializzate, tra cui una brigata cinofila, sono giunte sul posto per ispezionare piano per piano la Tour Eiffel - ha riferito la prefettura di polizia di Parigi, precisando che - la società che gestisce la Torre ha ricevuto una chiamata anonima intorno alle 20:20" da una cabina telefonica della capitale. Secondo quanto riferito in tarda serata da una giornalista di Bfm-Tv, in diretta dai piedi della Torre, le ispezioni si sono concluse intorno alle 23:30: "L'allarme è rientrato e non sono stati trovati pacchi sospetti", ha aggiunto, precisando che i dipendenti del monumento parigino, uno dei più visitati al mondo, sono stati invitati a rientrare nella Torre, che è stata riaperta al pubblico. Ma ad aggravare la tensione è stato anche un altro annuncio di un pacco sospetto annunciato, sempre con una telefonata anonima, nella fermata della metro di Saint-Michel, proprio a due passi da Notre Dame. La stazione, dove normalmente circolano i treni urbani che collegano la capitale alla sua banlieue (Rer), é stata evacuata per circa un quarto d'ora per i collegamenti della linea B e circa un'ora per quelli della linea C. Sabato scorso il capo dell'antiterrorismo francese, Bernard Squarcini, aveva detto che la minaccia di attentati in Francia "non è mai stata così alta". Secondo Squarcini, si tratta di una minaccia tripla, rappresentata "dal francese convertito che si radicalizza e decide di agire da solo; ma anche da Al-Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), che dispiega un commando per perpetrare un attentato in Francia, e infine i jihadisti, i francesi che partono per l'Afghanistan o lo Yemen e che tornano agguerriti, per proseguire la loro lotta sul territorio francese". Secondo molti esperti, la Francia per via dell'approvazione della messa al bando del velo integrale rischia anche di scatenare l'ira dei fondamentalisti islamici.