Udc Sicilia: "Non siamo tra i 20 con il Pdl"
I centristi non aderiscono al gruppo del repubblicano Nucara. Fuori anche Mpa e il partito sudtirolese Svp. Bocchino: "Altri due deputati per Fli"
Gli esponenti dell'Udc Sicilia non sono tra i venti deputati che aderiranno al gruppo promosso dal repubblicano Francesco Nucara (nella foto con Silvio Berlusconi). A sottolinearlo è Saverio Romano: "Non conosco l'onorevole Nucara, non so cosa stia facendo, faccio tanti auguri a lui e al suo gruppo dei 20" ma "la nostra è una battaglia che si gioca tutta interna all'Udc, per stabilizzare una linea politica che negli ultimi tempi sembra essere un po' troppo ondivaga. Non sono interessato ai numeri né alla vicenda che riguarda i numeri di questa maggioranza. Sono invece molto interessato a quello che dirà Silvio Berlusconi, posto che con buon senso ha ritenuto di venire in Parlamento". Quanto al voto sul documento in cinque punti annunciato da Berlusconi, l'esponente centrista anticipa: "le mei valutazioni saranno portate solo negli organi del mio partito e poi in Parlamento, dopo che avrà parlato Berlusconi". A chi gli chiede se, dunque, il sì non è scontato senza aver prima ascoltato il presidente del Consiglio, Romano risponde dicendo che "mi pare fin troppo chiaro: abbiamo fatto appello al senso di responsabilità, questo appello è stato accolto nella forma, nel senso che Berlusconi ha ritenuto di venire in Parlamento, adesso vediamo se viene colto nella sostanza. Noi l'alternativa la prepariamo dal centro, senza terzi poli che mettono dentro tutto e il contrario di tutto". Mpa - Dalla Sicilia anche l'Mpa nega il suo appoggio al Pdl. Aurelio Misiti, deputato del Movimento per le autonomie dichiara: "Vedo che oggi sulla stampa ci confondono con chi è pronto ad appoggiare il governo a prescindere. Non è così, noi sosterremo la maggioranza solo se saranno adottati provvedimenti concreti per rilanciare il Meridione e assicurare la sicurezza nel Sud. In ogni caso, non siamo disposti a fare nessun gruppo, stiamo bene dove siamo". Liberal democratici - Smentisce la presenza tra i 20 deputati che appoggeranno il Pdl, anche la presidente dei Liberal democratici Daniela Melchiorre: "Non c'è nulla di vero, sono indiscrezioni infondate". Indicata, insieme al coordinatore del partito Italo Tanoni e al deputato Maurizio Grassano, come tre dei venti parlamentari pronti a rinforzare la maggioranza all'interno del nuovo gruppo che si andrebbe a costituire a ridosso del dibattito sulla situazione nel governo, la Melchiorre nega: "Noi siamo un piccolo partito ma abbiamo una nostra struttura e siamo abituati a prendere le decisioni in modo collegiale. Questo non è avvenuto e non abbiamo nemmeno riunito la direzione. Lo faremo nei prossimi giorni per esaminare la situazione. Allo stato attuale posso assicurare che nessun esponente della maggioranza ci ha contattati che le voci su un nostro 'arruolamento' sono destituite di ogni fondamento". La Svp fuori dai blocchi - Resta "fuori dai blocchi" anche la Suedtiroler Volkspartei. Dopo una riunione dell'ufficio di presidenza del partito che si è occupato dell'attuale situazione politica a livello nazionale, il segretario Richard Theiner ha annunciato che "la Svp non cambierà la sua linea politica a Roma" e "anche in futuro deciderà di volta in volta sulle indicazioni di voto dei suoi parlamentari. Il nostro unico criterio è quello delle ripercussioni per l'Alto Adige. Sono auspicabili contatti diretti con Roma, indipendentemente da fatto di chi sia al governo". La rivelazione di Bocchino a Porta a Porta - "Abbiamo un paio di deputati", che starebbero per passare con Futuro e libertà. Lo dice Italo Bocchino, capogruppo di Fli alla Camera, ospite della prima serata di Porta a Porta, annunciando un allargamento dei 35 deputati che attualmente compongono il gruppo dei finiani a Montecitorio. "Uno arriva questa settimana -spiega Bocchino- e uno forse quella successiva, aderiranno al nostro gruppo". Al di là dei numeri, però, Bocchino spiega: "Noi siamo interessati -rimarca- a operazioni politiche di persone che ritengano che il progetto messo in campo da Fini sia un progetto da condividere".