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Il basuco, droga low cost, sbarca in Europa dal Sudamerica

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Fatta con gli scarti della cocaina, l'hanno ribattezzata "ladro di cervelli" per gli effetti devastanti sul sistema cerebrale

carlotta mariani
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“Ladro di cervelli”. È il nome dato alle madri dei tossicodipendenti sudamericani al ‘basuco', una nuova droga derivata dal residuo chimico dell'estrazione della cocaina. È una delle più pericolose al mondo perché contiene elementi di scarto come acido cloridrico, ammoniaca, sali e cherosene. Può distruggere la vita di un giovane in meno di due anni. “Essendo composto soprattutto da sostanze chimiche non adatte al consumo umano - spiega lo psichiatra Carlos Roncero, responsabile del Centro di attenzione e cura delle tossicodipendenze dell'Ospedale Vall d'Hebron, di Barcellona - provoca gravi danni al sistema nervoso”. Purtroppo il ‘basuco' è estremamente economico e, dal Sud America, si sta diffondendo in modo preoccupante  in alcune zone di Barcellona e nelle province centrali della Catalogna. Da ogni grammo si possono ricavare quattro o cinque dosi. Per questo viene chiamata la droga dei poveri e spesso sono gli adolescenti a consumarla. Il prezzo è basso ma anche la durata degli effetti è molto limitata, così il consumatore passa velocemente da una dosa all'altra provocandosi danni irreparabili al tessuto celebrale.

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