Caso Bettencourt, "Le Monde" accusa l'Eliseo
Il quotidiano francese critica il governo di aver violato la legge sulla tutela delle fonti giornalistiche
Il quotidiano francese Le Monde accusa in prima pagina l'Eliseo di aver “violato la legge sulla protezione delle fonti dei giornalisti” e annuncia “un'imminente denuncia contro ignoti”. Secondo il giornale, a luglio il governo avrebbe usato i servizi di controspionaggio per capire chi fosse l'informatore di un loro articolo sul caso Bettencourt, l'ereditiera di L'Oreal, accusata di aver finanziato illegalmente la campagna politica di Sarkozy. Dalla prima pagina del quotidiano la direttrice Sylvie Kauffmann, sottolinea che la “preoccupazione per la trasparenza civica giustifica la nostra denuncia alla Procura affinché, in questa vicenda e in altre, la libertà della stampa sia strettamente rispettata". In base alla ricostruzione, a insospettire il governo, sarebbe stato un articolo del 18 – 19 luglio, intitolato "Patrice de Maistre mette in difficoltà la coppia Woerth". Nel pezzo si citavano vari estratti del verbale del fermo di de Maistre, gestore della ricchezza della Bettencourt, ed emergevano incongruenze con quanto dichiarato da Woerth, ministro del Lavoro, e dalla moglie Florence. Le contraddizioni, in particolare, riguarderebbero le spiegazioni di De Maistre sulle condizioni con cui fu assunta la signora Woerth da Clymene, società che gestiva i beni dell'ereditiera. A questo punto, secondo il quotidiano, l'intelligence francese avrebbe controllato, senza un mandato giudiziario, le registrazioni telefoniche di un funzionario del ministero degli Esteri per scoprire se fosse stato l'uomo ad aver diffuso un documento ‘sensibile'. Tra i sospetti anche David Senat, consigliere di diritto pensale del ministro della Giustizia che aveva parlato di recente con l'autore dell'articolo, Gerard Davet. A Senat è stato chiesto di lasciare le sue funzioni, proponendogli in cambio una missione per l'apertura di un tribunale alla Caienna, nella Guiana francese.