Atrani, esonda torrente. Cresce la paura per la 25enne dispersa/ Guarda il video
Il fiume Dragone è straripato e ha inondato la piazzetta del Comune. Non si hanno ancora tracce di Francesca, la barista, inghiottita dall'acqua
Un paese completamente inghoittito dal fango e tanta preoccupazione per una ragazza, Francesca Mansi, barista ad Atrani, in provincia di Salerno, della quale non si hanno notizie dalla serata di ieri, quando, il torrente Dragone è straripato, inondano la piazza del comune della Costiera Amalfitana, travolgendo le auto e provocando gravi danni. La giovane ha 25 anni ed è originaria del vicino comune di Minori, in provincia di Salerno. Le ricerche non si sono fermate nemmeno durante la notte, sia a terra che in mare. Gli operatori della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri della compagnia di Amalfi e i militari della Guardia costiera di Salerno sono impegnati nelle operazioni. E, intanto, ad Atrani, ora dopo ora, cresce sempre più l'angoscia per la sorte della ragazza. Sono numerose le forze impegnate nelle ricerche della barista che lavorava nel locale di Piazza Umberto I, durante l'estate. Francesca, laureata in Economia del turismo, era rientrata a casa, a Minori, a luglio, dopo uno stage di sei mesi in Spagna. E, nella serata di ieri, stava prestando servizio al bar. Anche il proprietario del locale era presente al momento dell'inondazione, ma, aiutato dai Vigili del Fuoco, è riuscito a salvarsi. Non si hanno ancora tracce della ragazza. La furia dell'acqua, mista a fango e detriti, ha trascinato ogni cosa, seminando distruzione e danni. L'acqua ha sfondato la porta d'ingresso del bar e ha trascinato lontano Francesca. Dopo aver perlustrato la terraferma le ricerche si sono spostate anche in mare con l'impiego di gommoni, motovedette e un elicottero. L'acqua melmosa è scandagliata minuziosamente proprio in quello specchio d'acqua antistante la spiaggia di Atrani dove un alveo sotterraneo conduce il fiume Dragone in acqua. "Qui è un finimondo" ha commentato il Sindaco di Atrani, Nicola Carrano. "Fortunatamente- ha aggiunto- adesso ha smesso di piovere e speriamo che le condizioni meteo rimangano così. La furia del torrente Dragone esondato ha portato con sé detriti, fango e auto in sosta". Non è la prima volta che il piccolo centro della Costiera amalfitana è sconvolto da un disastro simile. Nel 1954, infatti, Atrani è stata colpita da una violenta alluvione che ha provocato 300 morti. Un campanello che avrebbe dovuto essere d'allarme dato che le analogie, rispetto a quanto successo 56 anni fa, sono molte. I geologi della Campania si sono offerti di dare vita a una task-force per studiare lo stato del sottosuolo per prevenire eventuali drammatici sviluppi futuri. Anche la procura di Salerno ha intenzione di chiarire l'accaduto e ha aperto un'inchiesta per "disastro ambientale colposo sulla colata di acqua, fango e detriti" che ha invaso la scorsa notte il centro di Atrani. Le indagini sono state affidate al pm Francesco Santoro che ha già effettuato un primo sopralluogo con le forze dell'ordine.