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Usa, sale la preoccupazione per il "Koran Burning Day"

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Il capo di una chiesa battista della Florida vuole bruciare il Corano per ricordare l'11 settembre. Disapprovazione da tutto il mondo

carlotta mariani
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"Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli ha diritto al rispetto e alla protezione”. È il commento della Santa Sede alla proposta di un "Koran Burning Day", un giorno in cui bruciare copie del Corano in pubblico. La data fissata è l'11 settembre, anniversario dell'attentato alle torri gemelle. Il falò è stato promosso dal pastore Terry Jones del Dove World Outreach Center, una piccola congregazione evangelica di Gainesville, in Florida. "Un'azione del genere potrebbe mettere in pericolo sia i nostri soldati che lo sforzo globale in Afghanistan" ha dichiarato il generale David Petraeus, comandante della missione a Kabul. Il capo della diplomazia americana Hilary Clinton ha definito la proposta “irrispettosa e disgraziata” e ha ricordato che l'impegno americano “per la tolleranza religiosa risale indietro, alle fondamenta della nazione". Il segretario generale della Lega araba, Amr Moussa, ha parlato di "approccio distruttivo" ma ha ricordato con sollievo che "negli Stati Uniti esiste una maggioranza (di persone, ndr) sempre più importante, schierata contro questo fanatico". Nelle ultime ore, anche dalla Ue è arrivata la condanna. “L'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari europei rispetta tutti i tipi di credo religioso e questo non è il modo giusto di muoversi", ha detto il portavoce del capo della diplomazia europea, Catherine Ashton. Il Vaticano ha ricordato in una nota che "tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome della religione”. Il Dove World Outreach Center, però, non ha intenzione di fermarsi. "Crediamo fermamente che sia Dio che ci chiama a farlo" ha dichiarato il vice pastore Wayne Sapp. I capi della congregazione non sono preoccupati neanche delle tante minacce di morte ricevute. “Prendiamo le nostre precauzioni" - ha detto Sapp, toccando la pistola alla cintura - ma speriamo che serva solo come fermacarte". I vigili del fuoco non hanno concesso il permesso a Jones di appiccare il fuoco all'aria aperta. La polizia di Gainesville ha detto che, però, non potrà intervenire fino a quando non sarà dato fuoco alle circa 200 copie (molte delle quali sono state donate) e, anche in quel caso, tutto quello che potrà fare sarà multare i responsabili. 

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