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Insegnante ebrea sospesa per "troppo Olocausto"

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Gli studenti di una scuola francese accusano la prof di storia di "violazione dei principi della riservatezza, neutralità e laicità"

Eleonora Crisafulli
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Accusata di "lavaggio del cervello", una professoressa di storia francese è stata sospesa dall'incarico per l'eccessiva attenzione dedicata all'Olocausto. A muovere le accuse contro Catherine Pederzoli sono gli studenti dell'Accademia di Metz-Nancy, stanchi di un programma troppo denso di lezioni sull'Olocausto e viaggi culturali nei campi di concentramento in Polonia e Repubblica Ceca. I ragazzi hanno presentato le loro lamentele al ministro dell'Istruzione Luc Chatel in occasione di una sua visita al Liceo. L'insegnante ha affidato la difesa a un legale che inutilmente ha cercato di giustificare quell'insistenza sulla Shoah con la fede ebraica della donna. Il verdetto finale è stato una sospensione di quattro mesi per "violazione dei principi della riservatezza, neutralità e laicità" dello stato francese.

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