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Da sovrana del mercato al viale del tramonto: Blockbuster in bancarotta

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Negli Stati Uniti son stati chiusi più di mille punti vendita. La colpa è della crisi, della pirateria e della rivoluzione tecnologica

Tatiana Necchi
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Blockbuster verso la bancarotta. Dopo un decennio di dominio del noleggio e vendita di dvd, videogiochi e recentemente il blu-ray , la grande catena statunitense di dovrebbe presentare in tribunale a settembre l'istanza di fallimento. La colpa? Certamente la crisi ma non solo. A contribuire è stata anche la pirateria. Due elementi che, insieme, hanno portato il gruppo ad accumulare perdite per oltre 1 miliardo di dollari, e anche debiti per oltre 900 milioni. Secondo quanto riporta il quotidiano statunitense Los Angeles Times, che cita fonti molto vicine all'operazione, i vertici del gruppo sperano di poter accedere al Chapter 11 ossia la legge statunitense che permette alle imprese in grave dissesto finanziario di effettuare una ristrutturazione. Proprio per questa ragione la settimana scorsa Blockbuster ha incontrato le case cinematografiche più importanti, 20th Century Fox, Paramount, Sony, Universal, Walt Disney e Warner Bros, per pianificare un piano che consenta di salvare una parte dell'attività di noleggio. Dall'inizio del 2008, la Blockbuster ha dovuto chiudere più di mille negozi negli Stati Uniti, dove al momento ne restano aperti circa 3.500. Un tempo sovrana assoluta del mercato, oggi la Blockbuster è stata sconfitta oltre che dalla crisi economica e dalla pirateria, anche dalla rivoluzione tecnologica, che ha reso la catena di distribuzione un retaggio del passato.

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