Pallanuotista medaglia d'oro arrestato per violenze sulla moglie
Francesco Porzi, ora nel carcere di Poggioreale, ha picchiato con calci e pugni la compagna anche davanti ai figli minori
È stato arrestato per aver picchiato la moglie. Lui pallanuotista e medaglia d'oro alle Olimpiadi nonché vincitore di una coppa del mondo, ma marito violento. Gli agenti del Commissariato San Ferdinando di Napoli hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali gravi Francesco Porzio, di 44 anni, già campione sportivo e ora imprenditore del settore. Ieri l'ultimo episodio di violenza nei confronti della compagna 41enne: ha picchiato la moglie mentre aveva in braccio il figlioletto di due anni. Sembra che questa non sia la prima volta che Porzio ha usato violenza sulla consorte. Ai poliziotti, riferisce la Questura, giunti nell'abitazione del campione in via Posillipo, la vittima ha raccontato di aver ricevuto calci e pugni in pieno volto nonostante avesse in braccio il figlioletto di appena due anni che, soltanto grazie alla prontezza dei fratelli, è solamente caduto. La donna ha spiegato agli agenti di subire, da diversi anni, abusi dal marito e molto spesso ciò avveniva per futili motivi. Comportamenti violenti e aggressivi che si perpetravano anche in presenza dei figli minori. La donna, in passato, ha tentato più volte di uscire dallo stato di soggezione psicologica e dalle continue vessazioni denunciando l'uomo però la paura e il timore della sua reazione, la protezione nei confronti dei figli e anche la vergogna le avevano impedito di proseguire vie legali. Ieri, però la situazione è diventata più insostenibile del solito quando ha capito che il marito le aveva addirittura tranciato il cavo del telefono per impedire la comunicazione con le autorità. Così lei si è barricata in camera da letto ma è riuscita lo stesso a chiedere aiuto alla Polizia. Per le lesioni subite, è stato necessario richiedere l'intervento del 118. I sanitari le hanno, infatti, diagnosticato una prognosi di 20 giorni per contusioni multiple in tutto il corpo. Il campione, invece, è stato condotto nel carcere di Poggioreale.