Pordenone, donna trovata in casa con un cacciavite nella testa
Le sue condizioni rimangono gravi. Sono aperte le indagini per capire se è stato un gesto suicida o un'aggressione
E'stata ritrovata con un cacciavite conficcato nella testa, a Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone. E, al momento, a livello medico, non si ha alcuna certezza che la donna romena, 38 anni, abbia voluto togliersi la vita o sia rimasta vittima di un folle gesto di violenza. La 38enne è stata rinvenuta dai soccorritori con una profonda ferita alla nuca, causata dall'arnese che l'ha perforata, vicino a un orecchio, per una profondità di circa 10 centimetri. La donna è stata trasportata, in condizioni gravi e critiche, all'ospedale di Udine, dove sarà sottoposta a un intervento di neurochirurgia per rimarginare le profonde ferite riportate. Sarà un lavoro di equipe, con i sanitari della Neurochirurgia dell'Ospedale, a stabilire dunque quale delle due ipotesi, se il gesto estremo o l'aggressione, corrisponde alla realtà. Il compagno della donna è tuttora alla Stazione dei Carabinieri di Montereale, ma- hanno precisato gli inquirenti - non è indagato e, nel momento in cui è stata ritrovata la donna, non era in casa. La romena è stata infatti rinvenuta da un vicino di casa che, allarmato dalle continue lamentele provenienti dall'appartamento, ha dato subito l'allarme. Uno dei primi soccorritori è stato l'Arcivescovo Gabriele Caccia, Nunzio apostolico in Libano, che da domenica è a Montereale per far visita alla madre.