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Un pitone di 3 metri a guardia della cocaina: 12 arresti nel Lazio

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Blitz della Gdf. Il rettile usato per impaurire i clienti debitori. Trovati 5 kg di droga e armi

Paolo Franzoso
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Un altro gruppo di spacciatori è finito in manette. Dodici persone in tutto, tra cui due donne, impegnate nel commercio di sostanze stupefacenti in tutto il Lazio. La Guardia di Finanza ha sequestrato 5 kg di droga e delle armi. Uno del clan teneva in casa un pitone albino  di tre metri e lo utilizzava come deterrente per i ritardi dei pagamenti. Inoltre sotto il corpo del rettile (usato come nascondiglio) si celavano 200 grammi di cocaina purissima, pronta da tagliare con altre robacce. L'operazione, chiamata 'Shyla Connection', è iniziata dopo alcuni controlli in strada effettuati dai finanzieri del I Gruppo della capitale. Il blitz è scattato quando 6 dei membri della banda, intercettati e pedinati, si sono riuniti in un appartamento per preparare la sostanza da spacciare. Con le successive perquisizioni è stato trovato non solo lo stupefacente già pronto per essere immesso sul mercato laziale insieme a tutta la strumentazione utilizzata per prepararlo, ma anche diverse pistole e proiettili di vario calibro. Il serpente, invece, è stato affidato alle cure veterinarie degli esperti del BioParco di Roma. Ora gli incriminati dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di altri reati contro il patrimonio e connessi all'illecita detenzione di armi e specie animali protetti.

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