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21 proiettili ed è vivo

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Tante pallottole contro un ragazzo invischiato in una sparatoria. La polizia fa fuoco, ma il giovane se la caverà

Paolo Franzoso
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Un record (non invidiabile) da guinness dei primati. Angel Alvarez, 23enne newyorkese, è sopravvissuto a 21 proiettili (sparati dalla polizia), tutti andati a segno sul suo corpo. Ricoverato d'urgenza, le sue condizioni sono stabili e fuori pericolo. "E' incredibile", racconta la sorella maggiore. "Nelle braccia, nelle gambe, in pancia, lo hanno colpito dappertutto.... Ma sta bene, parla". Il ragazzo è stato coinvolto ieri nella violenta sparatoria nel quartiere di Harlem. Dopo aver premuto il grilletto contro un altro giovane del Bronx, Luis Soto, Alvarez è stato il bersaglio dei colpi della polizia: braccia, addome, petto, gambe, ma niente ha centrato arterie o organi vitali. "Se arrivi vivo in ospedale e puoi parlare, il 99% delle volte ce la fai". Per i medici legali che hanno seguito il caso, il ragazzo ha stabilito un primato. "Direi che sopravvivere a più di 20 ferite d'arma da fuoco è un record", ha detto al Daily News il dottor Vincent Di Maio. "Tutto dipende da dove vieni colpito", continua Di Maio. "Un solo proiettile nel punto giusto può ucciderti, ma che ci crediate o no un uomo può sopravvivere a molte pallottole". Il record reggeva, a quanto pare, da 10 anni: 17 proiettili su un uomo texano. "Il ragazzo si lamentava per il dolore – afferma Di Maio e io gli ho detto: sei fortunato ad essere vivo".

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