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Bergamo: niente più calciobalilla nelle serate estive

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Il Sindaco leghista, Angelo Bosatelli, di Villa d'Ogna ha emesso un'ordinanza: "Divieto assoluto del gioco dopo le ore 22. Disturba la quiete"

bonfanti ilaria
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Calciobalilla vietati dopo le dieci di sera. E la situazione ha dell'assurdo se si pensa che la restrizione è stata imposta proprio nel paese dove il gioco viene prodotto, da oltre 45 anni. È questa la battaglia che si è scatentata tra i cittadini di Villa d'Ogna, in alta Val Seriana, in provincia di Bergamo, e il Sindaco leghista, Angelo Bosatelli, deciso a difendere a tutti i costi la quieta pubblica da rullate troppo rumorose e grida di vittoria degli appassionati e sfegatati del campionato estivo. E, a schierarsi dalla parte degli abitanti dell'alta Val Seriana è scesa in campo anche la "Fas", una delle quattro più importanti aziende italiane che producono calciobalilla, esportato in tutto il mondo e che offre un posto di lavoro a una trentina di dipendenti. Ma Bosatelli non ha guardato in faccia nessuno e l'ordinanza non si è fatta attendere: "Preso atto delle numerose segnalazioni pervenute, vista la legge sull'inquinamento acustico, visto l'articolo 659 del codice penale sul disturbo delle occupazioni e riposo delle persone, il Sindaco ordina il divieto assoluto di utilizzo del calciobalilla dopo le ore 22, da lunedì a giovedì e dopo le ore 24 da venerdì a domenica". E, per non farsi mancare nulla, ha anche proibito l'istallazione di calciobalilla, all'esterno dei locali. Donatella Pendezza, amministratore della "Fas", ha espresso "stupore e preoccupazione" per l'ordinanza. "È una decisione punitiva che arriva in un momento in cui l'azienda sta facendo degli sforzi immani per non diminuire il livello occupazionale. Un'ordinanza che va contro un gioco di aggregazione, nato negli oratori, che sta ora diventando uno sport. Al punto che si vorrebbe riconoscerlo come sport olimpico". Il Sindaco afferma che "in paese sono contentissimi e orgogliosi di avere la Fas Pendezza", ma la vicenda potrebbe rivelarsi "una buona occasione per trovare una soluzione alla rumorosità dei calciobalilla, utilizzando magari delle palline di gomma o dei materiali più leggeri e silenziosi".  A detta della Pendezza i modelli del gioco si produrrebbero già rispettando i "limiti della rimorosità", utilizzando una lastra di vetro sopra, anche se il giocatore storico preferisce il modello tradizionale per prendere la pallina con le mani". In Francia, inoltre, ha spiegato la manager - usano una pallina di sughero, ma la producono dirattamente nel loro Paese e ci giocano soltanto là. In Italia la tradizione è ben diversa . E, ha concluso Pendezza, amareggiata, "Non vedo perché dovremmo trovare soluzioni meno rumorose solo perché il Sindaco non trova il gioco di suo gradimento". E, la notizia, sta facendo il giro delle province. Al "Bich Bar", in località Biciocca, sede del locale campionato di calcetto e luogo di raduno di numerosi villeggianti che trascorrono qui le vacanze d'agosto, è già partita una raccolta di firme perché il Sindaco ritiri al più presto il provvedimento. Ma, Angelo Bosatelli non ne vuole proprio sapere...

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