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Napoli: deraglia la circumvesuviana. Un morto e 58 feriti

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Il convoglio proveniva da San Giorgio Cremano ed era diretto a Napoli. Un uomo, nell'incidente, ha perso le gambe ed è deceduto, un altro è in coma. E nel mirino, ora, c'è la velocità a cui avanzava il treno. Guarda le foto

bonfanti ilaria
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Un treno della Circumvesuviana di Napoli, che collega la fascia vesuviana al capoluogo campano, è deragliato, uccidendo una persona e provocando una 58 feriti, alcuni in gravi condizioni (guarda la foto gallery). La vittima, Giuseppe Marotta, 71enne in pensione, aveva perso le gambe nell'incidente. Trasportato d'urgenza all'ospedale "Loreto Mare" è morto poco dopo. Un ragazzo di 25 anni, Vincenzo Scarpati, residente a Torre del Greco, invece, è in coma, ricoverato presso l'ospedale San Giovanni Bosco. Un'altra donna è arrivata al reparto chirurgia con un codice rosso. Ha riportato gravi traumi alla testa e all'addome. Le ambulanze del 118 hanno trasportato i passeggeri al San Giovanni Bosco, al Loreto Mare, al Cto e al Cardarelli. Sulle cause dell'incidente, almeno per il momento, nessuno si sbilancia, ma sembra che la ragione del tragico episodio possa essere stata l'alta velocità del mezzo, unita a un errore umano. Il macchinista sarebbe stato al cellulare. Le prime testimonianze dirette fanno ricadere sulla guida del conducente la colpa della disgrazia. "Solo l'esame della scatola nera, che è già stata consegnata alla magistratura, potrà stabilire l'esatta velocità del treno". La Circumvesuviana spa non si sbilancia, ma ricorda che in quel tratto "c'è una prescrizione di non superare i 20 Km/h". Secondo un primo bilancio dei feriti, rilasciato dalla responsabile del Servizio operativo del 118, "a bordo del treno non c'erano bambini, né donne incinte". "In molti casi è stato fortissimo l'impatto psicologico dell'incidente per i passeggeri, per lo più persone di mezza età, uomini e donne" - ha dichiarato- Molti di loro non hanno proprio capito cosa fosse successo e hanno, infatti, in più casi, sostenuto di essersi trovati all'improvviso ammassati, uno addosso all'altro, corpi su corpi". Il convoglio era in viaggio su una bretella, condivisa con il metro cittadino, e proveniva da San Giorgio a Cremano in direzione Napoli. Aveva appena lasciato la fermata del centro direzionale, quando è uscito fuori dai binari, intorno alle ore 11.10, all'altezza del deposito Sascona. Il treno sembra fosse composto da quattro carrozze. E'stato trovato completamente piegato e reclinato su un lato, con le porte divelte e la motrice schiacciata su un palo della luce. Sul posto sono subito intervenuti ambulanze, il personale della Circumvesuviana e le forze dell'ordine.  "Tutte le persone sono state recuperate" ha spiegato il comandante dei vigili del Fuoco di Napoli, Ugo Capitelli. Rosa Russo Iervolino: "E' un dramma"- E' giunto sul luogo dell'incidente anche il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. "E' un fatto drammatico e verrebbe da dire che non si risparmia proprio nulla a questa povera città" ha commentato, raccontando di aver ricevuto la notizia al telefono, proprio mentre si trovava all'ospedale Pausilipon per la consueta visita ai bambini malati. Sul posto è giunto anche il sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Giuseppe Maria Reina. Le testimonianze dei cittadini- "Un enorme boato, poi tanti strilli e sangue ovunque". E' questa la descrizione di Rosa, una donna di 40 anni, che abita nella zona industriale di Napoli, dove si è verificato il deragliamento del treno.E, sul luogo dell'incidente, perfettamente visibile dai balconi e dalle finestre di alcuni stabili che si affacciano sui binari, si sono precipitati numerosi cittadini che hanno prestato i primi soccorsi. Tra questi c'erano alcuni operai di una ditta che hanno aiutato la persona, in seguito deceduta, tentando di bloccare l'emorragia, causata dalla perdita di entrambe le gambe. "Abbiamo utilizzato delle cinture per bloccare il sangue, ma purtroppo l'uomo era già in condizioni disperate- hanno riferito Umberto e Gianni - Il nostro rammarico è quello di non averlo potuto salvare".  E i cittadini, ancora sconvolti e sotto shock, continuano: "Non appena abbiamo sentito il boato abbiamo immediatamente telefonato ai vigili del fuoco e 118 per chiedere aiuto, ma crediamo si siano persi dei momenti preziosi perché, per motivi burocratici, sono state chieste alcune informazioni dettagliate e le ambulanze sono arrivate dopo circa 20 minuti dal deragliamento". Altri residenti si sono precipitati per tentare di aiutare a sgomberare la strada e rendere più agevole il passaggio dei mezzi di soccorso. "Abbiamo visto persone saltare fuori dai vagoni. Alcuni con ferite gravi, altri ancora con botte alla testa - ha riferito Carmela, una passante - Purtroppo non abbiamo potuto fare molto, anche se dare qualche parola di conforto forse è stato utile".

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