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'Ndrangheta, maxi sequestro di beni a Reggio Calabria

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Si tratta di 4 lussuose abitazioni degli esponenti della cosca Alvaro di Sinopoli. Compare anche una villa ispirata a "Scarface"

bonfanti ilaria
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La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria sta eseguendo un sequestro di beni per 10milioni di euro, disposto della sezione Misure di prevenzione del Tribunale della città. Si tratterebbe di 4 ville, di cui due ancora in costruzione, riconducibili agli esponenti della cosca Alvaro di Sinopoli. L'operazione, ancora in corso, corrisponde alla prosecuzione dell' operazione Matrioska del 10 maggio scorso, quando le stesse Fiamme gialle avevano sequestrato, sempre a carico degli Alvaro, altri beni per 20milioni di euro. E, ta le abitazioni sottoposte a sequestro, ce n'è anche una ispirata a quella del film "Scarface". I finanzieri si erano accorti degli immobili, non accatastati, scorgendoli tra gli uliveti che avevano già sequestrato alla stessa cosca, nel mese di maggio. "Siamo partiti dall'operazione Matrioska per continuare con perlustrazioni dall'alto perchè le ville non risultano al catasto" ha illustrato il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Alberto Reda. Le lussuose residenze sono tutte riconducibili alla cosca Alvaro di Sinopoli, in particolare a Domenico Alvaro, 73enne, zio del boss Carmelo, in carcere dal 2005. La villa modello "Scarface" era in fase di ultimazione e vi sarebbero dovuti  andare a vivere i discendenti del boss. "Si tratta di una costruzione per fare le cose in grande, tre piani di oltre 150 mq l'uno. Piuttosto isolata e lontana dalla strada principale, ma che garantiva il controllo delle vie d'accesso" ha dichiarato il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, Luca Cervi. Domenico Alvaro, 73 anni, è stato condannato a 3 anni di reclusione per aver favorito la latitanza del capo carismatico della cosca, Cosimo Alvaro.

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