Love Parade, oggi il giorno dei funerali delle vittime
Attese migliaia di persone ma lo stadio era semivuoto. In Chiesa poco più di 500 partecipanti
Questa mattina la città tedesca di Duisburg si è fermata e si è stretta attorno ai cari delle vittime della “Love parade” per la celebrazione dei funerali. Erano attese migliaia di persone ma non è stato così. È rimasto praticamente semivuoto lo stadio, in cui dovevano prendere posto centomila persone: a seguire dalle gradinate dello stadio la cerimonia funebre, trasmessa sui megaschermi in diretta dalla Salvatorkirche in cui si svolgeva, c'erano solo alcune centinaia di persone. Nella calca che ha provocato la tragedia, sono morte 21 persone, tra cui anche l'italiana 21enne Giulia Minoli originaria di Brescia. Le vittime di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono decedute tutte a causa di una violenta compressione toracica nell'unico tunnel che portava sotto al palco allestito per la manifestazione techno. All'interno della chiesa, alla presenza di Angela Merkel, del presidente della Repubblica, Christian Wulff, del ministro degli Esteri, Guido Westerwelle, del presidente del Bundestag, Norbert Lammert, e del governatore del Nordreno-Westfalia, Hannelore Kraft, hanno preso posto oltre 550 persone. Con voce rotta dall'emozione la signora Kraft si è rivolta ai parenti delle vittime, invitandole ad «aprire il cuore a tutti coloro che vogliono esprimere il loro conforto per la perdita di una persona amata e insostituibile. Non possiamo misurare, nè alleviare il vostro dolore, ma non siete soli». Il presidente delle Chiese evangeliche tedesche, Nikolaus Schneider, nel corso dell'omelia funebre ha affermato che «la Love Parade si è trasformata in una danza di morte, nel mezzo di una festa gioiosa la morte ci ha mostrato il suo terribile volto». Il presidente Wulff ha annunciato di voler consegnare a Berlino un'onorificenza «a tutti i volontari che si sono adoperati per salvare vite umane in modo da dimostrare ai familiari delle vittime che l'intero Paese è vicino a loro». Nel frattempo le indagini hanno accertato che invece della cifra spropositata di 1,4milioni, avanzata dagli organizzatori, a partecipare alla tragica "Love Parade" di una settimana fa erano state al massimo 150mila persone, elemento che rende ancora più grave l'incapacità di chi aveva il compito di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.